T.A. - Tuta Antivaccate
immersioni spericolate nel ridicolo
- L'ultimo Muccino in conferenza stampa (febbraio 2001)
- L'autoevirazione di DeLaurentiis / Paura al cineclub (febbraio 2001)
- Cross promotion (febbraio 2001)
- Editoriale. Il moloch della distribuzione (Sterminatori di pellicole) (giugno 2001)
- Stefano Accorsi smaschera il cinema (?) italiano (giugno 2001)
- Francesco Vezzoli e La voce umana (maggio 2002)
- Quando la comicità è volontaria... e rinnegata (dicembre 2002)
- Jung in pillole - Prendimi l'anima di Roberto Faenza (gennaio 2003)
- Rassegna stampa su Segreti di stato di Paolo Benvenuti (settembre 2003)
- E' più facile che un cammello... di Valeria Bruni Tedeschi - special guests: carabinieri (novembre 2003)
- Cineslogan e cinestereotipi della lotta contro la cinenarrazione Terrorismo venticinque anni dopo (marzo 2007)
- Lamerica e lostereotipo (marzo 2007)
Abbiamo deciso di dotarci della speciale tuta anticazzate sperimentata da Alessandro Robecchi per inoltarci negli oscuri meandri della cinematografia mondiale: una sorta di indumento accessorio che si aggiunge al chapeau che avevamo adottato con intenti opposti tempo fa. Da quando ne facciamo uso abbiamo avvertito benefici effetti al punto che riteniamo ormai indispensabile imbustarci in questo oggetto di design avanzato per aggirarci tra i fotogrammi come O Fantasma, non solo per passare relativamente indenni tra le proiezioni di "cinema italiano" (una contraddizione in termini, come rileva giustamente Wu-Ming) che infestano la penisola, ma anche per affrontare le ardite prose dei critici, gravemente lesive del comune buon gusto cinematografico.
Epigoni dell'ardimentoso pioniere di Radio Popolare, siamo entrati in possesso di uno speciale modello rinforzato fatto di lattice nero per resistere alle letali bordate di un mondo spericolato e popolato da mostri più di una playstation, pensate soltanto a quante Irene Bignardi intervengono quotidianamente sull'argomento cinema. Da questo osservatorio privilegiato, raggiungibile soltanto bardati di tuta antivaccate (il nostro modello possiede il miracoloso dono di liberare anche dal fastidio dei bifolchi legaioli e dalle loro pretese di vaccari evasori e indefessi sfruttatori di prebende, accomunati al cinema italiano per la predisposizione a carpire qualsiasi finanziamento senza produrre nulla in cambio), abbiamo deciso di offrirvi pillole periodiche di vaccate scovate qui e là, dotandovi così di un prezioso antidoto, infatti abbiamo scoperto che quando la vittima è avvertita del pericolo non sono nocive.
È essenziale però leggere le avvertenze e seguire le prescrizioni. L'uso prolungato può dare assuefazione con un duplice effetto: ritrovarsi esposti senza protezioni a qualche vaccata particolarmente perniciosa potrebbe produrre effetti irreversibili e costringervi all'assunzione di forti
dosi di Archibugi per compensare l'astinenza da vaccate; dall'altro lato potrebbero insorgere dipendenze e quindi il bisogno di sempre nuove forniture di cazzate da filtrare attraverso la speciale tuta antivaccate del dottor Robecchi vi potrebbe portare a atti inconsulti quali assistere all'Erba di Grace senza preventiva massiccia dose di canne per inibire i centri ricettori, che comporterebbe come cura l'iscrizione forzata a proiezioni collettive di rassegne complete delle opere di Muccino.
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