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FUTURE FILM FESTIVAL 2003
Bologna, 15-19 gennaio 2003

15 gennaio - 16 gennaio - 17 gennaio - 18 gennaio - 19 gennaio

Terza giornata, 17 gennaio 2003

Giornata ricca di incontri, anche se purtroppo l'appuntamento con il regista di Mercano el Marciano" è saltato.

Incontro con Ned Gorman di Industrial Light&Magic.

Già presente a tutte le passate edizioni del Future Film Festival, la ILM torna quest'anno per parlarci piuttosto dettagliatamente dei personaggi digitali di Men in black II e Episode II: L'attacco dei cloni.
Si comincia con MIB II, e con il verme gigante nella metropolitana della sequenza di aperura. Dai bozzetti che ci vengono mostrati ci rendiamo subito conto come il lavoro preparatorio sia stato minuziosissimo, siano stati studiati diversi animali reali (a volte anche molto distanti, come il leone di mare) per rendere questo verme (affettuosamente soprannominato Jeff dallo staff della ILM) il più naturale e credibile possibile, per dare una idea di fluidità nei suoi movimenti etc. Il corpo del verme è semi-trasparente, così da far "intravedere" il vagone della metropolitana nel momento in cui viene ingurgitato (ovviamente le due scene, verme che ingurgita e vagone della metropolitana che si frantuma sono state lavorate separatamente).
Poi Gorman ci fa vedere la realizzazione (anche questa in due fasi) del personaggio a due teste. L'attore è lo stesso, ovviamente gli shot sono stati fatti separamentamente, e la testa più piccola aggiustata in digitale. Un gran bel lavoro è stato fatto anche sul personaggio di Jarra: dell'attore che gli presta il volto rimane appunto solo il suo viso, tutto il resto è costruito in digitale.
Dopo il materiale su MIB II ci viene mostrata parte del lavoro compiuto su Episode II. Se avevamo sospettato sin dall'inizio che il 90% del film fosse stato realizzato in digitale ora possiamo verificarlo con i nostri occhi: ogni singola location è digitale. Gorman ci mostra alcuni esempi. Cominciamo dal personaggio di Dexter, e dal suo incontro con Obi Wan. La sequenza è stata studiata e girata una prima volta con l'attore che presta la voce al personaggio digitale, ma attenzione, non c'è nulla di simile al lavoro compiuto su Gollum: questo girato serve solo per fissare i punti e i movimenti, non per "applicare" la figura digitale sul recitato dell'attore. In un secondo momento la scena viene rigirata con Ewan Mc Gregor da solo. Il momento dell'abbraccio tra i due è fatto pressocché tutto in digitale: il corpo di Obi Wan è digitale, il personaggio di Dexter è digitale. L'effetto finale è strabiliante.

episode2

Il digitale è stato anche di ausilio per il lavoro su personaggi ormai entrati nell'immaginario dei fan, come Yoda. Il personaggio digitale è stato ovviamente creato a partire dal pupazzo usato nelle riprese di Il ritorno dello Jedi.
Dopo l'incontro con Aitken della Weta, questo con Gorman della ILM ci mostra un'altra faccia del lavoro sul digitale: se lì infatti il digitale è usato veramente come una "protesi" del mondo reale (il caso di Gollum è in questo senso davvero esemplare), qui sembra piuttosto il contrario. Nella scena di cui sopra all'attore Ewan Mc Gregor viene dato un corpo "digitale". In altre scene del film la stessa cosa viene fatta con Christopher Lee: al suo volto viene "attaccato" il corpo di un attore più giovane, in grado di sostenere scene dinamiche come quella del duello con Yoda. Personalmente la strada praticata dalla Weta ci convince di più. Ma forse il futuro è più nella direzione che sta segnando la ILM.

Incontro con Merlin Crossingham della Aardman

Ecco un piacevolissimo connubio tra vecchio e nuovo: pupazzi creati a mano ed animati in digitale. Gli eroi di plastilina della Aardman, Wallace e Gromit, sono ormai piuttosto famosi, ed in questa sede ci vengono presentati i nuovi episodi che sulla falsariga di quelli già noti ci mostrano un Wallace inventore pazzo e maldestro ed un Gromit rassegnato e paziente.
Crossingham ha con sé alcuni dei pupazzi, che sono davvero molto belli, e ci mostra dal vivo come è facile e divertente cambiargli l'espressione a seconda di ciò che impone la sceneggiatura, con poche veloci mosse delle dita, o di piccoli scalpelli. La plastilina è infatti un materiale estremamente duttile e versatile (ne vengono distribuite in sala delle palline, con somma delizia di tutti), e si presta facilmente a continue modifiche.

gromit Questo incontro, che è più un workshop con tanto di premiazione finale per chi tra il pubblico si è sbizzarrito più fantasiosamente con la plastilina distribuita all'inizio, ci consente anche di capire un po' che tipo di materiali si accompagnano alla plastilina nei corti presentatici. Ci accorgiamo così che il lavoro del dietro le quinte è immenso, sono stati confezionati abitini per i pupazzi, macchinette dagli ingranaggi minuziosamente dettagliati etc etc.
I corti presentati sono molto divertenti, ed è possibile scaricarli anche da internet presso il sito della AtomFilms.

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