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Future Film Festival
Bologna, 23/26 gennaio 1999

"Il Future Film Festival - promosso dalla Mostra Internazionale del Cinema Libero e dalla Cineteca del Comune di Bologna - è una manifestazione che esplora le possibilità offerte al cinema d'animazione contemporaneo dalle nuove tecnologie digitali (...)".
Questo si legge aprendo il catalogo "gentilmente" offerto agli accreditati stampa, e questo il Futur Film Festival mantiene: il poco o tanto che riusciamo a vedere, pressati in una sala assolutamente insufficiente per una manifestazione come questa come è il piccolo cineclub Lumière (e un bel rimprovero, in questo senso, l'organizzazione se l'è preso financo da Terry Gilliam, che sabato sera di fronte alla sala strapiena dove stava per essere proiettato "Fear and Loathing in Las Vegas" ha così commentato: "Tutta questa gente in piedi a vedere il mio film? Non si poteva pensare ad una sala più grande?"), è davvero interessante. Peccato che non basta, purtroppo, a coprire le gravi carenze organizzative, da cui si salva solo l'ufficio stampa, soprattutto per la passione e l'impegno effettivo che stan dimostrando, e la pesante maleducazione di alcuni dipendenti del Lumière. Speriamo che le prossime edizioni sapranno offrirci qualcosa di più professionale, dal punto di vista dell'organizzazione.

La giornata di sabato si apre con un'interessante (e divertente) serie di cortometraggi della Aardman Animations Ltd, società che si occupa di immagini animate tridimensionali realizzate per lo più con la plastilina e animate in stop-motion, come gli abbastanza noti Wallace and Gromit. A seguire, un dibattito con Anna Karin Quinto, dirigente della ExMachina Parigi, che ci mostra alcuni esempi di spot televisivi realizzati da loro sfruttando le potenzialità dell'animazione digitale e tridimensionale: assistiamo quindi affascinati a tutte le fasi di realizzazione di alcuni spot particolarmente spettacolari, come quello che vediamo nella foto che reclamizza un condizionatore, dove la donna e l'orso sono stati ripresi separatamente e poi uniti nello stesso ambiente grazie alla tecnologia digitale.
Della ExMachina anche la prima pubblicità recitata da un'attrice virtuale, Lara Croft del famosissimo gioco Tomb Raider. La pubblicità è quella della Seat Arosa.


In serata, un interessantissimo incontro con Glenn McQuenn, animatore della Pixar Animation Studios e supervisore di "A Bug's Life". McQueen ci racconta le varie fasi della lavorazione di quest'ultimo film d'animazione della Pixar, la scelta degli attori che doppiano i personaggi (intrigante l'idea che a doppiare il cattivo Hopper sia Kevin Spacey, anche se McQueen ci confessa che ci sono arrivati dopo essersi sentiti apporre un rifiuto, nell'ordine, da Pacino, De Niro e Alec Baldwin), la costruzione dei movimenti. Ci vengono presentati molti video inediti con interviste ai vari animatori che hanno lavorato nel film.

Ma la Pixar non è solo "A Bug's Life" o "Toy Story", ed a confermarcelo una serie di cortometraggi deliziosi, dove vediamo agitarsi ed eseguire pantomime di ogni tipo lampade da tavolo o giocattoli a molla che sembrano più umani degli umani (in "Tin Toy", per esempio, il giocattolo a molla è molto più realistico e "vivo" del bambino che lo insegue, volutamente reso come fosse un bambolotto). Il migliore in assoluto è sicuramente "Geri's Game", dove un simpaticissimo vecchietto gioca a scacchi da solo.



A concludere questa prima giornata, la proiezione del film di Terry Gilliam "Fear and Loathing in Las Vegas".

La seconda giornata è la
giornata di Terry Gilliam, che abbiamo ascoltato ed interrogato in conferenza stampa e che ci ha concesso qualche minuto nel tardo pomeriggio.
Nel primo pomeriggio, assistiamo alla proiezione del film d'animazione francese "Kirikou et la sourcière". In serata era prevista la proiezione del film "Beavis and Buthead", ma come già accennato sopra la cattiva organizzazione del Festival non ci ha consentito l'entrata se non a sala già piena, e all'alternativa tra vedere un film in piedi dopo una giornata passata ad inseguire Terry Gilliam da una parte all'altra e andarmene a casa a riposare, ho optato per quest'ultima...

Federica Arnolfo