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FUTURE FILM FESTIVAL 2001
Bologna, 19-23 gennaio 2001

Diario: 19/1, 20/1, 21/1

22 gennaio

Questa edizione del Future Film Festival si sta caratterizzando soprattutto per l'elevata qualità degli incontri propostici . Certo, "Crouching Tiger, Hidden Dragon" è un film splendido e merita sicuramente di essere visto, ma sarà nei cinema tra meno di due settimane e, purtroppo, non so se per difficoltà organizzative o altro, come nel caso lo scorso anno di "Sleepy Hollow" il film ci è stato proposto in versione doppiata in italiano. Peccato, spesso si seguono i festival anche per poter vedere i film in lingua originale...

Il primo incontro di oggi è con Francesco Grisi di BUF Compagnie. Incontro oltremodo interessante anche per vedere come ci si muove in Europa nel campo della Computer Grafica e del digitale (finora, abbiamo incontrato solo compagnie americane). La BUF Compagnie si occupa di pubblicità, videoclip, effetti per il cinema.

Per prima cosa ci vengono mostrati alcuni spot (famosissimi quelli per Nike e Kenzo), dopo di che un videoclip dei Rolling Stones girato nel 1996 e realizzato per lo più con un gran numero di fotografie montate con varie tecniche, tra cui freeze effect, morphing, outworking.
Poi Grisi inizia a parlarci del lavoro che han svolto finora nel campo cinematografico, prima per le produzioni francesi, con "I visitatori" e con il bellissimo e criminalmente mal distribuito "Cité des enfants perdus" (per il quale han creato la mappatura della città, l'effetto del fumo verde, la pulce digitalizzata), poi con il cinema americano.

Cité des enfants perdus

La loro collaborazione con gli USA è iniziata col il film "Batman&Robin", per il quale han realizzato la bellezza di 59 scene in 6 mesi, portandosi dietro alcuni dei loro cavalli di battaglia (l'effetto del fumo). Il successo ottenuto con questa collaborazione li ha convinti ad aprire un ufficio negli USA dove han ripreso anche il lavoro nei commercials ma han per lo più continuato per il cinema. La collaborazione forse più importante e soddisfacente è stata con David Fincher e il suo "Fight Club", dove han ripetuto la tecnica del "freeze" (Grisi ci mostra alcuni spezzoni della scena di Pitt a letto con la Bonham Carter) ricreato in 3D corpi umani e pelle, impostato in digitale movimenti della macchina da presa assolutamente impossibili, ricostruito dal nulla delle scenografie. Grisi ci parla di un rapporto veramente proficuo col regista, di scambio e collaborazione continua. Poi ci mostra i filmati di alcune scene, e veramente impressionanti sono quella finale in cui Norton si spara in bocca (la testa è stata completamente digitalizzata) e la costruzione dal nulla del garage dove avviene lo scontro fatale tra Norton e Pitt. Ora stan collaborando anche al nuovo progetto di David Fincher, del quale però ci dice il titolo e nulla più: "Panic Room".

Fight Club

La BUF Compagnie ha lavorato anche per alcune scene di "The Cell" (ci vengono mostrate quella del cavallo sezionato e alcune scene degli interni visti nei sogni).

Subito dopo incontriamo Hans Uhlig di ILM, che ci parla degli effetti speciali nella pubblicità e ci mostra in anteprima un cortometraggio da lui stesso ideato, "Sincronicity".
Il gruppo che si occupa dei commercials è un dipartimento distaccato della ILM, e vi lavorano almeno una ventina di tecnici esperti. Tuttavia c'è una osmosi continua tra il gruppo che si occupa dei commercials e quello che lavora sui film, anche e soprattutto per evolvere nell'uso delle tecniche. Capita spesso per esempio che nel Commercial Department si usino delle tecniche già sviluppate nell'Art Department. Ovviamente nella costruzione di uno spot l'approccio è diverso, la produzione è molto più veloce. Uhlig ci spiega che ama molto lavorare in questo dipartimento perché riesce a seguire un progetto dall'inizio alla fine, cosa che sarebbe impossibile nell'Art department. Poi Uhlig ci mostra alcuni spot ed a seguire il loro making of: affascinante vedere come filmati di pochi secondi richiedano mesi di lavorazione e studi intesi. Con lo spot Gatorade Uhlig ci mostra come alcuni effetti digitali usati per "La tempesta perfetta" siano poi stati sfruttati anche nel Commercial Department. Nel suo corto "Sincronicity" Uhlig ci mostra come sia possibile realizzare personaggi di sintesi la cui vicinanza al modello umano mette quasi spavento (e ci spiega come esseri umani completamente realizzati in digitale vengano spesso impiegati negli spot).

 Federica Arnolfo


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