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FUTURE FILM FESTIVAL 2001
Bologna, 19-23 gennaio 2001
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21 gennaio

Oggi due incontri oltremodo interessanti, dopo un perdibilissimo sequel di "Lilli e il vagabondo".
Il primo è con John Coven, storyboard artist di "X-Men". John Coven si presenta in un accettabile italiano, ci racconta che per un periodo medio-lungo ha lavorato come illustratore in Francia e veniva in Italia per la fiera del libro per ragazzi (quindi, proprio a Bologna). Tornato negli USA ha cominciato a collaborare con il mondo del cinema e si è avvicinato alla tecnica dello storyboard quasi fosse una naturale evoluzione del suo lavoro di illustratore. Ed in effetti lo è: gli storyboard sono infatti una serie di disegni il cui scopo è appunto quello di illustrare sequenze di un film, ma vengono utilizzati anche per usi non immediatamente legati al cinema, come i parchi a tema.
La prima cosa che Coven ci mostra è un cortometraggio realizzato in digitale per il web, "Talk 5.0" (peraltro piuttosto divertente, parla si un software infetto che risucchia le persone), e poi ci illustra gli storyboard del corto, che soprattutto quando si lavora in digitale sono utilissimi, anche se non sempre si seguono poi alla lettera nella realizzazione finale. I disegni che vediamo sono molto semplici, a volte appena sbozzati: questo, ci spiega Coven, perché il regista era lui stesso. Quando però lavora per altri (come nel caso Singer con "X-Men") il tratto diventa molto più curato e minuzioso. Ad ogni modo la "sintassi" viene rispettata anche in questo caso: per esempio per convenzione negli storyboard le frecce, quando si trovano all'interno dell'area disegnata, indicano i movimenti dei personaggi, se invece sono poste immediatamente fuori, indicano i movimenti della macchina da presa. A volte capita che in una tavola il personaggio sia disegnato due volte: anche questo indica un movimento. Inoltre, può capitare che in due disegni separati ci siano due oggetti che poi, in fase di realizzazione, vengono riuniti. E' interessante osservare l'evoluzione dal disegno al girato, in effetti: spesso la differenza consta solo di un cambio di prospettiva (per esempio un personaggio si gira verso destra piuttosto che verso sinistra), ma in effetti ci si rende conto che la scelta finale è quella più efficace.

X-Men Storyboard Poi Coven passa finalmente ad illustrarci alcuni degli storyboard di "X-Men" (che peraltro gli organizzatori del Future Film Festival hanno intelligentemente pensato di esporre nell'androne del Multisala Nosadella dove si svolgono le proiezioni: sono splendidi): salta subito all'occhio come il tratto sia molto più accurato. Il primo disegno che ci viene mostrato è un primo piano di Ciclope con l'effetto ottico della luce che gli esce dagli occhi, effetto creato al computer ed aggiunto in seguito alla ripresa dell'attore fatta con un mascherino. La resa rispetto allo storyboard è praticamente identica. Poi vediamo un disegno che invece nel film è stato realizzato in un modo un po' diverso, il lancio di Wolverine (vedi immagine a lato). E ancora vediamo una sequenza in cui Mistica assume le sembianze di Rogue e, dopo aver rubato l'impronta della retina del Professore, accede ad un'ala riservata del laboratorio. Nel film è stata realizzata in modo praticamente identico, salvo che il personaggio cui Mistica assume le sembianze non è più Rogue.
Anche per gli effetti digitalizzati si realizzano prima gli storyboard: Coven ci mostra tutta la scena dell'arrivo dei nostri alla Statua della Libertà con Tempesta che crea la nebbia. Infine vediamo una scena che negli storyboard si svolgeva in una limousine ed invece nel film si svolgerà su un elicottero.

John Coven ha lavorato anche per alcune sequenze di "The Million Dollar Hotel" di Wim Wenders. Ma, ci spiega, il suo ruolo qui è stato assai diverso, perché quando è arrivato lui non c'era un film intero da pensare e realizzare ma regista e direttore della fotografia avevano già le idee abbastanza chiare sulle scene.

Dopo John Coven, incontramo James Ford Murphy della Pixar Animation che ci racconta un po' la storia della Pixar, la sua evoluzione, il suo amore per i cortometraggi che ha dato vita anche a piccoli gioielli come "Luxor jr" e "Geri's Game", e poi ci fa vedere il nuovo cortometraggio appena realizzato: "For The Birds", che se possibile è ancora più delizioso, ben fatto e accurato dei precedenti.

Fot the birds

Murphy ci illustra, passo per passo, tutto il complesso processo di realizzazione di questo cortometraggio, dalla ideazione del soggetto (nato da un giocattolo ed un fischietto, praticamente), alla stesura degli storyboard, al loro costante aggiornamento man mano che prende corpo la storia che, comunque, rimane il punto focale del lavoro. Dopo si passa alla realizzazione di modelli in argilla o plastica dei personaggi (anche qui le fasi sono molte), infine alla digitalizzazione col computer. Murphy ci spiega come la realizzazione di questo corto sia stata la risposta ad una serie di sfide. Innanzi tutto tecniche, perché alcuni particolari erano veramente difficili (ogni uccellino è dotato di più di tremila piume). Poi di buon funzionamento della storia: gli uccellini sono un mix di mosse da pupazzetto animato e vero volatile senza che manchi un pizzico di antropomorfizzazione. Ma la sfida maggiore è stata quella di creare personaggi diversi partendo dallo stesso modello: i primi quattro uccellini che si posano sul filo infatti sono identici nelle fattezze ma hanno ognuno un carattere ben preciso. il primo è il bulletto della situazione: arrogante, prepotente, litigioso e attaccabrighe; il secondo è pacifico, non gli interessa molto quello che gli succede attorno, se ne sta in pace per conto suo; il terzo è snob, guarda gli altri dall'alto in basso; il quarto è nevrotico, pensa che tutti ce l'abbiano con lui e si agita subito tantissimo mettendosi sulla difensiva. A questi comportamenti (molto tipici nei bambini, ci spiega Murphy, che ha avuto ben presenti certi atteggiamenti dei figli quando ha progettato i 4 uccellini) tutto sommato normali e ricorsivi si deve aggiungere l'elemento nuovo, straordinario, dato dall'uccello di fattezze diverse che chiama su di sé l'attenzione del gruppo.
Il prossimo progetto della Pixar Animation, cui ci viene mostrato in anteprima il trailer, è "Monsters Inc.", previsto in uscita il prossimo anno. Chissà se i due simpatici organizzatori del Future Film Festival riusciranno a farcelo vedere nell'edizione 2002...

 Federica Arnolfo