15/11/2005
In memory of... ToFilmFestival
Non c'è più l'atmosfera divertente e un po' scanzonata dei tempi di Steve, quando si incontravano i veri maitre a penser, i vecchi di Lc (Nicola, Carlo, Lurens, Mariulass: ci sono ancora, ma il loro piglio è sempre più sconcertato da quanto vedono con maggiore distacco di un tempo, e non è solo l'età); loro erano il polso e la vera critica sostanziale alla pellicola vista. Ora si direbbe che anche questi sinceri cinefili siano un po' stufi di vedere sempre lo stesso film.
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05/08/2005
Dosaggi mitridatizzanti di orrore
L’autoassoluzione dell’Occidente passa attraverso la produzione di un immaginario che fornisce in pillole l’indispensabile descrizione - edulcorata - delle agognate immagini negate, quelle che documentano l’orrore bellico... fin da Kuroi Ame, l'invisibile film di Imamura su Hiroshima (oggetto di un nostro vecchio editoriale). A questo compito sono chiamati tutti: embedded, hollywood, cinema mondiale ormai inoffensivo.
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21/5/2005
Pelosi(tà)...
L’immagine verità... Prodotto continuo, allucinante, brandello di storia. Fatto a pezzi come Pier Paolo Pasolini. Una serie fotografica crudele, ma necessaria per ricordarci cosa siamo e ricordarci anche cosa potremmo non essere.
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12/3/2005
Ultraimmaginari... È ancora possibile sognare la realtà?
Altro editoriale (forse) impossibile sullo scorrere delle immagini. Dove sono tutte le immagini a scorrer(ci) dentro, davanti, dietro. Abbiamo già, per forza, rinunciato, purtroppo, ad occuparci solo di cinema. Tutte le immagini sono ormai ridotte a modelli di ipocrisia retorica. Le si può scomporre a piacimento, divertirsi coi vari segni, significati tangibili e non.
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3/3/2005
Siamo in carenza di eresia (e brancoliamo nel buio immersi in una luce accecante) #5
...estranei alla speciale luce del finale, infitti nelle tenebre della legge del Tribunale del doge in Merchant of Venice, arcaica come la luce intensa del Tribunale-video dei mujaheddin iraqeni, o delle tenebre bibliche in cui agiscono come ombre i militari di Private... sullo sfondo soltanto l'oscurantismo delle religioni, di tutte le religioni. E noi sentiamo sempre più impellente il bisogno di una sana eresia, unica possibilità di salvezza dalla progressiva e lenta - come correttamente avviene nel film di Mueller, The Assassination con Sean Penn - sparizione: la dissoluzione del soggetto, nemmeno più reificato come nelle precognizioni di Baudrillard, ma proprio dissolto dopo che la sua manifestazione da essere vivente è diventata l'Esistenza in video...
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7/2/2005
Siamo in carenza di eresia (e incazzati come puma) #4
Sulla parete della Rai di Trieste stanno scorrendo immagini... Lo riporta Radio Popolare, ascolto in stream: sono quelle di un documentario censurato dalla azienda stessa e che se non arrivano a spiegare - e tantomeno a giustificare - le foibe dei titini, certo dànno una bella mano a scardinare l'ignobile revisionismo fazioso di Il cuore nel pozzo.
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