Settimana della critica – Venezia 58
Regia: Antoine Santana
Sceneggiatura: Antoine Santana, Eric Herbette
Attori:
Isild
Le Besco (Betty)
Malik
Zidi (Philippe)
Vincent
Bonnafous (Damien)
Francia,
2001
35mm,
(1:1,85), colore, 85'
Un moment de Bonheur che come recita il titolo è stato
veramente un momento di tranquillità nel festival, nulla di esaltante ma niente noia, sceneggiatura ben fatta,
attori dotati, regia capace e anche alcune scene affascinanti sull’isola delle
maree e un protagonista maschile inquietantissimo. Un momento di gradevolezza.
Un film semplice e essenziale. Un paesino di provincia
francese e due giovani.
3 storie d’amore assoluto e puro, Betty, ragazza madre, ama
il figlioletto Damien e a causa di Damien è in perenne lotta col padre, abita
in un paesino marino e lavora come operaia; Philippe (Tal malik Zidi, ipnotico
e glaciale) che ama sé stesso (forse, ma non esageratamente)e detesta la
società, finisce nello stesso paesino e fa il cameriere per un minuto salvo poi
picchiare il padrone del locale e fuggire con un furgoncino della posta. Quando
Philippe e Betty si incontrano è subito amore. Finiranno in una capanna sul
mare, nel loro momento di felicità (lei scappa come Euridice, se lui si volterà
lei sparirà) e poi su un isola bloccati dalla marea (in film inizia con Betty
che urla da quest’isola incantata e vuole tornane, è bellissima l’immagine di
lei prigioniera in un paradiso che urla, non sappiamo perché, contro qualcuno
che non conosciamo) e qui Philippe le confesserà di aver messo sotto nella fuga
con furgoncino un bambino la mattina stessa, un bambino travestito da bruchino.
Il bambino era Damien. Che Betty resti con lui o meno non importa, almeno
sappiamo che esistono momenti di felicità.