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NEL NOME DEL PADRE, di Jim Sheridan, Irlanda, Hell's Kitchen, 1993

Forzati della convivenza e della contenzione, padre e figlio di Belfast si scontrano, si conoscono e si rispettano (alla fine).

Passa, giustamente, in secondo piano la vicenda politica, lo scandalo tutto "Brit" dei "4 di Guildford", condannati ingiustamente per un attentato I.R.A..

Tuttavia la vicenda dei due protagonisti, imperniata sul raccontare-arsi storie, mostra in trasparenza le seguenti verità che è opportuno ricordare:
1) Il carcere ha una capacità nulla di redenzione, anzi...
2) Di carcere si muore.
3) "You're guilty 'til proven innocent" (Jello Biafra)
4) Le leggi (e i processi) di emergenza servono soprattutto a far emergere ed esprimere l'inumano sadico poliziotto che è dentro voi (io mi chiamo fuori, grazie!).

Balzi in un tempo frantumato ma sempre fermo, almeno dal '69, forse da secoli, tra Belfast, Derry e Londra.