L’astronave
atomica del dottor Quatermass. Val Guest. 1955. GB.
Attori: Brian
Donlevy, Jack Warner, Margia Dean, Richard Wordsworth
Durata: 82’
Titolo
originale: The
Quatermass Experiment
Londra. Presso una fattoria
atterra un razzo spedito nello spazio per una missione diretta dal Dottor
Quatermass. Dei tre membri dell’equipaggio solo uno è vivo mentre degli altri
due non vi è traccia. Lo stesso sopravvissuto però, Carroll, non sembra
mostrare segni di reazione anzi, mostra una preoccupante deformazione alla
pelle. Una registrazione fatta all’interno dell’astronave non svela quanto
accaduto durante le 57 ore in cui la nave non è riuscita a mantenere il
collegamento con la terra. Condotto in ospedale Carroll man mano sembra
riacquistare forze, seppur esigue, ma ciò che in realtà vive è solo il suo
istinto a nutrirsi. Colpendo una pianta di cactus egli assorbe la sua vita
assimilando anche la sua forma e dando vita ad una lenta mutazione del corpo.
Carroll riesce a fuggire dall’ospedale seminando morti sul suo tragitto. Il
Dottor Quatermass ed un medico specializzato riescono a scoprire quanto
accaduto: un organismo si è impossessato di Carroll dopo aver ucciso gli altri
due membri dell’equipaggio e sta riproducendosi con molta velocità dopo aver
ucciso quasi tutti gli animali di uno zoo, Carroll (o meglio ciò che resta di
lui) è rintracciato presso l’abbazia di Westminster. L’unica soluzione è di
ucciderlo con una grossa scarica di corrente. Il Dottor Quatermass però è già
pronto per un altro esperimento.
Primo adattamento cinematografico
di una popolare serie televisiva scritta da Nigel Kneale e andata in onda un
paio d’anni prima sul canale della BBC, L’astronave atomica del Dottor
Quatermass inizia in maniera diretta e senza fronzoli e procede senza pausa
verso l’ostinata scelta del Dottor Quatermass di proseguire con i suoi
esperimenti. Tutto ciò che c’è all’interno del film è l’effetto di un’ostinata
dedizione alla scienza ed alla sperimentazione scientifica, nonostante ciò
possa procurare danni irreversibili sul corpo umano. Forte è quindi da parte
del regista la volontà di focalizzare l’attenzione sul quotidiano (bambina che
gioca con bambola; zoo; …) senza tralasciare l’immagine dello scienziato, così
convinto e sicuro dei propri saperi, da risultare agli occhi dello spettatore
comunque come personaggio folle e pericoloso, nonostante cerchi anch’egli di
risolvere il caso di Carroll. La scelta di proseguire gli esperimenti da parte
dello scienziato secondo quanto accade nella conclusione del film, non ha certo
l’effetto di demonizzazione della scienza, ma mantiene questa in una posizione
assolutamente ambigua. Letto oltre la sua struttura letteraria, pienamente
coerente con le linee guida dei modelli di fantascienza, L’astronave atomica
del Dottor Quatermass può essere vista anche in chiave politica alla luce
di quella che man mano andava definendosi come Guerra Fredda. L’ostinazione
dello scienziato, il lancio di un missile che ritorna sulla terra creando lo
scompiglio molecolare, il senso del contagio e della colonizzazione invisibile,
la paura atomica, sono tutti elementi contenuti non sempre solo a livello di
sottotesto. Diverse le ispirazioni (oltre quella originale televisiva
ovviamente): dal sonnambulo Cesare de Il gabinetto del dottor Caligari
(1920) di Robert Wiene, dal quale sembrano prese le rigide movenze di Carroll,
alla mostruosità americana di La cosa da un altro mondo (1951) di
Christian Nyby, fino alla morte sul tetto di un’abbazia come per il Gobbo di
Notre Dame. Tante però anche le citazioni che hanno seguito gli esperimenti
del dottor Quatermass, dalla camminata antigravitazionale in 2001: odissea
nello spazio (1968) di Stanley Kubrick all’invasione aliena di corpi
invisibili realizzata in L’invasione degli ultracorpi (1956) di Don
Siegel, alla mutazione della mano ne L’esperimento del dottor K. (1958)
di Kurt Neumann. Prodotto dalla Hammer a basso costo, è il film che lancia
questa casa di produzione prima ancora della grande ondata di horror movie
che l’ha successivamente resa famosa in tutto il mondo. L’astronave atomica
del Dottor Quatermass è il primo episodio di una breve serie che comprende
anche I vampiri dello spazio (1957) sempre diretto da Val Guest, L’astronave
degli esseri perduti (1967) di Roy Ward Baker (tutti della Hammer) ed il
più recente Quatermass conclusion: la Terra esplode (1980) di Piers
Haggard. Nel titolo originale del primo capitolo è stata elisa la E da Experiment
per ammiccare con la X iniziale alla nuova classificazione censoria
appena introdotta in Gran Bretagna [i].
Bucci Mario
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