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Crouching Tiger, Hidden Dragon - La tigre e il dragone
Anno: 2000
Regista: Ang Lee;
Autore Recensione: Federica Arnolfo
Provenienza: Cina; Hong Kong; Taiwan; USA;
Data inserimento nel database: 22-01-2001


Untitled Document

CROUCHING TIGER
HIDDEN DRAGON (La tigre e il dragone)

Di Ang Lee
Con Chow Yun Fat, Michelle Yeoh, Zhang Xiyi, Chang Chen

 

Visto al Future Film Festival 2001

"Questo film è una sorta di sogno della Cina, di una Cina che probabilmente non è mai esistita, fuorché nelle mie fantasie di gioventù (...).Che cos'è il TAO, il cammino? Chiaramente se si potesse rispondere, non si tratterebbe del vero TAO, che è enigmatico, poiché si manifesta attraverso i contrasti, attraverso i conflitti dell'animo umano, piuttosto che attraverso l'armonia che va ricercando (...). Questo mondo è molto popolare nella cultura cinese. In esso con la forza di volontà si può realizzare qualsiasi desiderio."
(Ang Lee)

L'epos, il mito, la leggenda. La donna, l'uomo, l'amore, la volontà, la passione. L'arte, il combattimento, il rituale. Il passato.
Questo, e ancora di più, troviamo nell'ultimo film di Ang Lee, "La tigre e il dragone".
Ambientato in una Cina da sogno, quella degli ultimi anni della dinastia Ching, il film deve la sua forza all'armonia dei contrasti, la stessa rappresentata dal simbolo cinese per eccellenza, il Tao. E allora ecco un uomo di grandissimo valore ma assolutamente incapace di confessare i suoi sentimenti. Ecco una donna guerriero all'apparenza serena farsi divorare da una passione innominabile e lasciar decidere la sua vita dalle anime dei morti. Ecco una fanciulla novella sposina dietro alla quale si nasconde l'animo irrequieto e libero di un aspirante guerriero. Uomini e donne animati da passioni e sentimenti che viaggiano risoluti verso il proprio destino, spesso lasciandosi guidare da oggetti simbolo (una spada, un pettine). Uomini e donne che comunicano attraverso il combattimento estremo ma allo stesso tempo armonico, che devono la propria essenza alle e nelle arti marziali (dove l'armonia dei contrasti è l'unica possibilità offerta al guerriero per raggiungere la vittoria: il corpo deve essere immobile, mentre combatte - la forza deve essere tutta proiettata all'esterno, non deve minimamente turbare il guerriero).
Nessun personaggio è totalmente negativo, nessun personaggio totalmente positivo. In ogni personaggio convivono bene e male, angelo e demonio, tigre e dragone. Ogni personaggio ha mille volti, così come il film ha mille storie, e passa dal melò all'azione alle arti marziali al dramma epico e storico. Senza soluzione di continuità, senza lasciarci il tempo di prendere fiato.

I combattimenti occupano la maggior parte delle scene del film. Ma ogni combattimento è sempre qualcosa di più di un semplice contrapporsi di due guerrieri: ogni combattimento è un balletto, uno scambio di sentimenti ed emozioni, un mettersi in discussione per ciascuno dei tre personaggi principali. Ogni combattimento offre la possibilità al regista di dar libero sfogo alla sua fantasia, di far letteralmente volare i suoi personaggi, di farli camminare lungo le pareti delle case, di farli planare sull'acqua ed affrontarsi sulle cime degli alberi. La leggenda è storia, la storia leggenda.
Lo scorso anno il Future Film Festival ci offerse la visione in anteprima di un film sotto molti aspetti vicino a "La tigre e il dragone": "Princess Mononoke", del grande maestro Hayao Miyazaki. Anche lì si fondevano storia e leggenda, mito ed epos, amore e passione. Anche lì i personaggi erano una mescolanza indecifrabile di bene e male, un coacervo di contrasti che cercava l'armonia dentro e fuori di sé. Tuttavia un film di animazione offre maggiori possibilità a chi vuole spaziare nella fantasia. L'incredibile lo si accetta più facilmente, non c'è il rischio continuo di cadere nel ridicolo. In un film non d'animazione far accettare un personaggio che cammina sulla parete di una casa, a meno che non si tratti di un film dichiaratamente di fantascienza o fantastico, è davvero una bella sfida. Un salto nel vuoto. Ma la leggenda dice che se salti nel vuoto mentre esprimi un desiderio e rimani illeso quel desiderio si avvera...