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Chapliniana 2007
Bologna, Sala Borsa, dal 1/6 al 30/10/2007

Fare una mostra oggi su Charlie Chaplin è rischioso: tutto di lui è già stato ampiamente scritto detto e anche mostrato, d'altra parte tuttavia la notorietà del personaggio garantisce un pubblico di massa dai curiosi agli appassionati del genere. Grazie alla sua creatura con bombetta e bastoncino Chaplin lo conoscono anche i più giovani ed è uno dei personaggi del cinema più amati ed imitati del mondo come vuol dirci la fotografia d'apertura della mostra: l''immagine datata 1921 ha titolo «Concorso dei sosia di Charlot». Ebbene l'aspetto dell'emulazione giocosa da concorso accompagna poco più avanti nel percorso quello meno piacevole dei casi di plagio più o meno noti alle cronache mondane del tempo ma qui documentati con tanto di reperti fotografici dello Charlot originale quelli che in tribunale fecero perdere la causa a Charles Amador nel 1925 quando in The race track (un rifacimento di The kid) si cambiò il nome in Charlie Aplin.

Interessanti sono i materiali inediti della mostra, che è curata ma semplice, con poche vetrine centrali, gran parte delle immagini sono esposte sul perimetro delle sale dai muri bianchi. In salette contigue sono le diverse postazioni video che proiettano a ciclo continuo su uno o più schermi brevi sequenze di film permettendo un intuitivo confronto laddove gli schermi sono molteplici o suggeriscono raccordi tra un film e l'altro.

La prima proiezione lunga circa 9 min. è un corto inedito intitolato «Kid's autorace at Venice» è del 1915 e vede Charlot esibirsi con poche riconoscibili mosse di fronte a un operatore che in realtà non vorrebbe inquadrare lui e che lo esorta a togliersi di mezzo anche con le cattive. Un'altra sequenza interessante è quella di un taglio avvenuto in fase di montaggio per «City Lights», dove il personaggio si accanisce contro un legnetto incastrato nella grata della strada e provoca la curiosità dei passanti e con essi si confronta. Alcuni monitor si affacciano tra le fotografie a raccontare meglio o di più di quanto le immagini fisse già dicano. Tra le immagini compaiono talvolta belle e certosine composizioni di piccole fotografie (piuttosto una selezione di fotogrammi in positivo) che con una tecnica che ricorda il fotoromanzo sono incollate in sequenza tra strisce di commento per di più manoscritto.

La mostra che si visita in un paio d'ore sarà a Bologna fino al 30 ottobre i materiali esposti sono in gran parte provenienti dall'archivio Chaplin i disegni di scena che sono un aspetto molto prezioso della mostra provengono dalla collezione del fratello di Charlie Wheeler Dryden, i materiali dell'Archivio Chaplin sono stati digitalizzati e catalogati a Bologna dal Progetto Chaplin.

Sonia Del Secco