L’isola
degli uomini pesce. Sergio Martino. 1978. ITALIA.
Attori: Barbara Gregorini, Claudio
Cassinelli, Richard Johnson, Joseph Cotten, Beryl Cunningham, Franco Javarone,
Roberto Posse, Giuseppe Castellano, Francesco Mazzieri
Durata: 99’
Una barca di naufraghi,
galeotti ed un tenente medico, è trascinata sugli scogli di un’isola da alcune
strane entità marine. Si salvano in cinque, ma rimangono in tre, poiché uno è
aggredito il giorno dopo da questi strani esseri ed uno cade in una trappola
nella foresta. Giunti in un cimitero, i due galeotti ed il tenente trovano una
donna a cavallo armata di fucile e seguendola arrivano alla tenuta di Edmond
Rackman, il proprietario dell’isola che invita il tenente a cena da loro. Il
giorno dopo uno dei due galeotti spia Amanda, questo il nome della donna,
mentre sulla riva del mare offre un liquido biancastro a mostri marini
umanoidi. L’uomo prova ad aggredirla ma è ucciso da questi esseri. Allarmati
per la sua scomparsa, il tenente Claude De Roche e il galeotto Josè chiedono
spiegazioni a Rackman, ma vista la sua riluttanza a dare spiegazioni, Josè
decide di scappare dall’isola, finendo in una grotta marina, su una barca dove Rackman
lo stordisce. Claude nel frattempo è messo in fuga da Amanda che deve
intervenire quando è aggredito dagli uomini pesce, ordinando a questi di
risparmiarlo. Esausto, Claude è drogato e lasciato solo nella sua stanza ed il mattino
tutti negano qualsiasi cosa. Compare il dottor Marvin, biologo infetto da
qualche malattia tropicale, e per questo condannato a morirne. Per ottenere
l’aiuto di Claude, Rackman decide di svelargli la verità e lo conduce
sott’acqua dove gli mostra i resti di Atlantide e gli uomini pesce, discendenti
di quella stirpe, che grazie al professor Marvin sono soggiogati a lui tramite
una droga e capaci di recuperare tutto l’oro di Atlantide in cambio di questa. In
realtà il medico è il padre di Amanda la quale, ben voluta dagli uomini pesce,
è tenuta sotto ricatto da Rackman. La verità però è altra: Marvin ha manipolato
geneticamente alcuni nativi per trasformarli in uomini pesce al servizio di Rackman
per recuperare tutto quell’oro. Nel laboratorio del professore infatti, Amanda
e Claude trovano Josè trasformato in pesce e lo uccidono, svelando al
professore i veri piani di Rackman il quale, presente, uccide il professore,
ingabbia Claude e scappa portando via Amanda, dopo aver sparato a Shakira, maga
voodoo innamorata di lui, ma respinta. Rackman non riesce però a scappare
perché bloccato dagli uomini pesce e Shakira, prima di morire, riesce a
liberare Claude che porta Amanda in salvo. Trovata un’altra barca, i due
cercano di fuggire a largo prima che il vulcano dell’isola, che ha incominciato
ad eruttare, distrugga tutto. Compare Rackman, che prova a fermare la fuga, ma
cade in acqua e muore aggredito dagli uomini pesce. Il vulcano distrugge
l’isola ed i resti di Atlantide, ma gli uomini pesce riescono a trarre
ugualmente in salvo Amanda e Claude che il giorno dopo, a largo su un pezzo di
legno, vedono passare un vascello.
Girato in Sardegna come fosse
Haiti, il film di Sergio Martino ha notevoli spunti narrativi, purtroppo
mischiati tra loro in maniera grossolana, a volte a rischio di contraddizione. In
sintesi si potrebbe riassumere che un popolo d’eletti è soggiogato dalla
scienza e dalla droga allo scopo di lavorare e produrre per chi li tiene in
questa condizione di inferiorità. Nella realtà c’è tanto di più, da uscirne
sconvolti e con lo stomaco fin troppo pieno: horror di genere che sconfina nel
film d’avventura, le cui basi letterarie si rifanno ai romanzi in stile L’isola del dottor Moreau (praticamente
la base ufficiale del film) ed ai miti delle grandi esplorazioni (tesoro
sommerso; riti voodoo; amazzoni), il tutto alimentando una serie di riflessioni
sull’uso della scienza e sulla sua natura darwiniana, cui il regista sembra
comunque non voler rinunciare, facendo diventare il dottor Marvin una vittima
di Rackman. Alcuni spunti poi sembrano riferirsi alla realtà sociale
contemporanea alla realizzazione del film, dove già si parlava di trapianto
d’organi animali su esseri umani, argomento che la pellicola demonizza sin dal
titolo, descrivendo questo carattere isolato della scienza. Cultura popolare
dunque, per un film che ha davvero pochi spunti visivi e visionari, e che è
costruito in forma piramidale (il tenente ed i galeotti; Rackman e il suo
mondo), senza alcuna novità nell’impianto narrativo (scontro finale tra i due
punti più alti delle piramidi e doppio finale) e con l’ultima scena che rimanda
ad un eden nuovo (acquatico) dal quale l’essere umano deve ripartire. Per
quanto riguarda le scenografie invece, Massimo Antonello Geleng lavora
d’arricchimento, ma senza un vero percorso unitario (si passa dal western
all’esotico come se niente fosse) mentre qualche musica di Luciano Michelini
sembra azzeccata. Inutile dire che i riferimenti cinematografici più evidenti sono
L’isola delle anime perdute (1932) di
Erle C. Kenton e Il mostro della laguna
nera (1954) di Jack Arnold ed il più recente L’isola del dottor Moreau
(1977) di Don Taylor, con Burt Lancaster e Michael York. Forse proprio per
questo motivo, sebbene non sia uno dei lavori migliori del regista (è un film
estremamente fiacco nel ritmo), la pellicola piacque molto però al regista e
produttore Roger Corman il quale la acquistò per il mercato americano, con la
sua New World, e fece girare altre scene da inserire nel film prima da Miller
Drake (con James Cameron assistente alla regia) e poi da Jim Wynorski, la cui
versione uscì con il titolo Screamers
[i].
Bucci Mario
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