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Love is the Devil
Di John Maybury
Con Derek Jacobi, Daniel Craig, Tilda Swinton

Uno scorcio della vita del grandissimo artista contemporaneo Francis Bacon, sbozzato e spennellato in modo nervoso e violento quasi fosse un suo quadro: la mdp diviene in questo film mezzo artistico per eccellenza, rimodella i volti, segue i corpi, guarda la realtà da punti impossibili, e ce la restituisce alterata, sformata... iperreale.
Bacon era il classico artista maledetto, dalla vita dissoluta, eppure in questo tourbillon di amicizie maschili destinate alla maledizione sin dall'inizio c'è passione e c'è amore, tanto per l'amante George, la cui vita e la cui morte è chiusa in un unico flashback, quanto per la sua arte.

Il regista dimostra una sensibilità unica nel trattare una materia non facile. Una biografia gia' di per sé è difficile da trasporre in un film, quella di un artista quasi impossibile, la storia del cinema conta decine di fiaschi in merito, ma Maybury trova la formula vincente e forse l'unica possibile: ricreare l'opera del genio.
Con uno studio quasi maniacale, alcune inquadrature riproducono pari pari alcune delle opere piu' belle e famose di Bacon. Tanto che sembra quasi di sfogliare un libro di arte, ma attenzione: non c'è nulla di didascalico in tutto ciò, è materia viva quella che sfogliamo, che si fa e si disfa ad ogni pagina girata. Di Francis Bacon so che mi ha sempre ricordato uno dei più grandi genii di questo non secolo, bensì millennio: Velazquez.

Splendido film, ed una delle migliori biografie che abbia mai visto sul grande schermo.