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Character - Bastardo eccellente
Anno: 1997
Regista: Mike van Diem;
Autore Recensione: Federica Arnolfo
Provenienza: Olanda;
Data inserimento nel database: 10-10-1998


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Character - bastardo eccellente
Di Mike van Diem
Con Fedja Van Huet, Jan Decleir, Betty Schuurman

Paesi Bassi, primi anni di questo secolo.
Due uomini, un giovane ed un anziano, si fronteggiano decisi, il tono di voce sale, qualcosa accade. Il vecchio muore, e il giovane viene interrogato dalla polizia. E inizia a raccontare...
Jacob Katadreuffe porta da sempre il cognome della madre, una donna forte e granitica decisa ad allevare da sola, in tempi non facili, il bambino avuto dall'ispettore giudiziario Dreverhaven ("più che un nome, sembra un temporale in arrivo", è una delle prime battute dei poliziotti che stanno interrogando Jacob. Si sorride, ma mai definizione fu più appropriata, come si scoprirà nel corso del film) nonostante questi si fosse più volte offerto di sposarla. Dreverhaven non è uomo in grado di accettare rifiuti, e sfoga la sua rabbia sul figlio, osteggiandolo in tutti i modi possibili ed immaginabili. Ciononostante Jacob riesce a farsi strada e a diventare avvocato, dimostrando quel carattere e quell'eccellenza che non può non aver ereditato dalla madre e dal padre.
E il film si chiude come si apre, coi due uomini che si fronteggiano, un padre ed un figlio da troppi anni in competizione, fino alla inevitabile catarsi. La struttura circolare di questo bellissimo film, con al centro il lungo flashback del racconto di Jacob, non è nuova né originale, ma tra i tanti titoli precendenti uno si impone con forza: "Amadeus" di Milos Forman. Wolfgang Amadeus Mozart, così come ce lo racconta Salieri nel lungo flashback al centro del film, ha avuto sempre un rapporto di amore-odio con il padre, tanto poi da essere ossessionato dal suo fantasma: cosa di cui Salieri approfitta, presentandosi da lui ormai al tramonto con indosso la stessa maschera che molti anni prima aveva indossato il padre. Dreverhaven è un modello per Jacob, checché lui ne dica è proprio così che vuole essere, sino al punto di ripetere gli stessi errori (lasciarsi scappare la donna che ama). Temuto, odiato e profondamente amato, Dreverhaven ricorda nel profondo la maschera da Giano-bifronte che indossa il padre di Wolfgang nel film di Forman, tanto che può affermare, convinto, nelle ultime drammatiche inquadrature dove il figlio lo accusa di averlo sempre ostacolato, che lui invece ha collaborato, l'ha reso più forte con la sua ostilità, l'ha reso eccellente.

"Karakter", questo il titolo originale, è un film stupendo, straordinario, potente, girato (è il caso di dirlo) in modo eccellente, e accompagnato da una musica sempre all'altezza. Quando mi trovo di fronte a capolavori di questa levatura, capisco perché amo così tanto il cinema.