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Il maestro del distretto - Sango malo
Anno: 1991
Regista: Bassek Ba Kobbio;
Autore Recensione: Adriano Boano
Provenienza: Camerun;
Data inserimento nel database: 14-04-1998


Sango Malo

Sango Malo

Regia: Bassek Ba Kobbio
Sceneggiatura:Bassek Ba Kobbio
Interpreti: Jerome Bolo, Marcel Mvondo II, Edwige Ntongon
Formato: 35 mm.
Durata: 98´
Provenienza: Cameroun
Anno: 1991


Amaro. Spesso ingenuo, quanto il tentativo descritto di spostare gli equilibri di potere nella provincia; ignorante, retriva, oligarchica, come le province di qualunque latitudine. Lì è più facile comprare gli uomini, magari fornendo puttane con la connivenza del catechista, inflessibile invece con l´esperimento comunista di una cooperativa, che rovina i lucrosi profitti del comitato d´affari schematicamente, ma efficacemente descritto: il capo distretto, il commerciante, il prete, il direttore scolastico. Un po´ più a nord Grosz non avrebbe saputo fare caricature più caustiche o Brecht più corrosive piéces.
Bassek Ba Kobbio individua nell´insegnamento il tassello debole su cui più facilmente si può intervenire per forgiare spiriti più liberi ed il regista, autore anche del romanzo da cui ha tratto il film, trae spunto dai contrasti che scatena un nuovo metodo didattico, impegnato nel tentativo di offrire la preparazione adeguata alle esigenze della comunità in cui si opera dedicandosi all´insegnamento; in questo senso il film appare a tratti un docudrama, prevedibile nell´evoluzione e nelle situazioni. Invece appaiono schietti e ben delineati i caratteri dei personaggi. Grazie a ciò l´autore riesce a rendere plausibile lo schematismo delle lezioni allusive, l´improbabile ribellione dei ragazzini, che dànno l´assalto al vessatorio bazaar che agisce in regime di monopolio (come la Fiat), la reazione del capo fannullone, che sente minacciata la sua autorità per il fatto che anche uno solo non riconosca il suo status, in effetti incomprensibile (come tutte le cariche istituzionali di questo mondo), e anzi lo irrida.
Rimangono due certezze: Lebanzip (il paesino dove si svolge l´azione) è intaccato dal tarlo delle idee di libertà, sviluppo ed emancipazione, ma la storia di repressione si ripeterà sempre. Anzi alle certezze se ne aggiunge una terza: retoricamente e banalmente tutto il mondo è paese; si richiederebbe soltanto un pizzico di originalità in più, il cuore già c´è.