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Film
Anno: 1999
Regista: Laura Belli;
Autore Recensione: Andrea Caramanna
Provenienza: Italia;
Data inserimento nel database: 17-07-2000


Film
Visto al Taormina Film Festival 2000Visto al
Taormina Film
Festival 2000

Film
Regia:Laura Belli
Sceneggiatura: Laura Belli
Fotografia: Marco Sperduti
Produzione: Brosfilm srl
Interpreti: Laura Morante, Monica Scattini, Maddalena Crippa, Naike Rivelli
Origine: Italia, 1999, 92 min.

L'augurio che si può fare a questo film è di essere riuscito a rappresentare il lato volgare, la mentalità più gretta e provinciale di un'Italietta media e mediocre, in cui la borghesia abbraccia un'umanità davvero squallida per i pensieri che manifesta. Le psicologie corrispondenti a un manipolo di quattro donne rivelano le aspirazioni da paginetta di rotocalco: la fama discutibile o il desiderio di ribalta di gente dello spettacolo, tra i quali arrancano con ostinazione e senso di inferiorità (ma non ne hanno alcun motivo) mestieri meno nobili come quello di macellaio. Se fosse la mediocrità il punto di riferimento formale di Film, dovremmo considerare positivamente l'opera prima dell'attrice Laura Belli. Le immagini sono, infatti, inerti e sciatte quanto i vari personaggi. Manca totalmente l'immaginario, che è la cifra stilistica che ogni film dovrebbe minimamente raggiungere lavorando sulle immagini. Invece Laura Belli giustappone le situazioni narrative, cercando nella schiettezza dei dialoghi un confortante rifugio. Ma la traballante verve degli attori non salva neanche per pochi istanti il film. Scena dopo scena il chiacchiericcio si sovrappone senza approdare a nulla, le gag (il bricco di caffè, i due polli in frigo) che si ripetono sono irrilevanti. Alla prossima... sperando tuttavia che il risultato di quest'opera sia soltanto l'effetto di rimediabile ingenuità.

Conferenza stampa con Laura Belli e Naike Rivelli
Si può definire una sit-comedy al femminile?
Belli: Il film racconta le donne con una punta di cattiveria, donne single con un marito o lasciate che devono affrontare questa diversa situazione con esigenze diverse. È stato lo spunto per tratteggiare alcune donne della borghesia romana, appartenenti al sottobosco di cinema. Le problematiche di quattro donne si diffondono in ambienti diversi, e ho cercato di raccontare un'evoluzione delle donne che "vanno all'arrembaggio" della loro vita.

Quanto c'è di autobiografico nel personaggio di Laura Morante?
Belli: Laura rappresenta la linea morale, non c'è comunque quasi nulla di autobiografico, di mio c'è qualche tic come il caffè.

Come ha scelto Naike?
Belli: Era l'unica attrice giovane amica di donne grandi, ho trovato una verginità in lei che era perfetta perché si rischiava altrimenti di costruire una macchietta.