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Prima della pioggia - Pred dozhdot
Anno: 1994
Regista: Milcho Manchewski;
Autore Recensione: l.a.
Provenienza: Francia; Macedonia; UK;
Data inserimento nel database: 18-03-1998


IL CERCHIO NON È ROTONDO

Sembra essere il cinema dei cerchi 'non rotondi', quello degli ultimi anni: il cinema delle strutture narrative apparentemente imperfette, degli incastri forzati o estremamente liberi.

'Il cerchio non è rotondo' è una frase tratta da Before the rain-Prima della pioggia del regista macedone Milcho Manchevski, Leone d'oro '94 a Venezia. Il film si struttura in tre episodi, due dei quali ambientati in Macedonia e quello centrale a Londra. Il primo si articola nello spazio di un monastero del XII sec. in cui si rifugia una ragazza (Zamira), probabilmente un'assassina; un giovane monaco votato al silenzio la aiuta a sfuggire alla vendetta, e se ne innamora: fuggono romanticamente all'alba (un nuovo Inizio), ma Lei sarà uccisa dai suoi stessi parenti. Londra: l'amore e le incertezze tra una photoeditor, in piena crisi matrimoniale, e un fotoreporter di origine macedone, Rade, appena rientrato dai territori dell'ex-jugoslavia straziati dalla guerra. Lui le consegna (o le ha consegnato ancora prima... quando?) le foto del cadavere di Zamira. Rade ritorna in Macedonia. La sua compagna non si sente ancora di seguirlo. Di nuovo in Macedonia: Rade torna nel suo paese dove il Tempo sembra essersi fermato... ma non è così. Le tensioni etniche stanno per sfociare nella guerra civile (ma non era già iniziata?), e nel minuscolo villaggio di poche case di Rade e della sua famiglia tutti sono armati - in lotta con il paesino sulla collina. Rade si ritrova così coinvolto nella vicenda di Zamira. Lei è ancora viva, e, accusata di omicidio dai parenti di Rade, deve sfuggirne la vendetta. Rade la aiuterà a scappare sui monti, verso quel monastero del primo episodio: verso la morte che noi già conosciamo (preconoscenza, antiveggenza, visione anticipata). Ma quando Rade è a Londra, cioè Prima di tutto ciò, non consegna le foto del cadavere di Zamira uccisa dai suoi stessi parenti? E sempre nel segmento narrativo londinese, la guerra civile non era già esplosa? Il viaggio Londra-Macedonia che Rade intraprende è dunque un viaggio indietro nel tempo. Ma: Il cerchio non è rotondo, il Tempo non si ferma - non muore. (E notiamo, inoltre, che Rade è un fotografo, ovvero qualcuno che dell'immortalare gli attimi - fermare il Tempo con un semplice click - ha fatto la sua professione.) Si ha l'impressione di essere di fronte a due mondi paralleli... e le parallele non si incontrano mai, per definizione. Questa regola viene infranta. Un cerchio rotondo presuppone una sosta (una morte, l'immobilità) del punto di partenza da cui iniziamo a tracciare la linea circolare. Se non fosse così, non riusciremmo mai a venirne a capo: ci ritroveremmo ad inseguire costantemente quel punto. Il cerchio non si chiuderebbe. Ed in Before the rain non si chiude. Un cerchio non rotondo è una figura imperfetta. Un cerchio imperfetto non è un Cerchio. In Before the rain i conti non tornano volontariamente: è una scelta narrativa. Il cerchio-non-rotondo è una metafora dell'ineluttabilità della Storia, dell'impossibilità di mutare il corso degli eventi, dell'assurdità della violenza. Quando lo spettatore si rende conto che la sequenza cronologica degli eventi è stata infranta, si illude che Rade possa cambiare il destino di Zamira in una sorta di ritorno-al-futuro: ma non è così. Il Finale coincide con l'Inizio. Nulla è cambiato, Tutto è cambiato: il Tempo non Muore, la Vita sì.

Ricordate il disagio che si prova nel finale di Ritorno al futuro? Michael J. Fox che si ritrova a... diciotto anni? (ma quanti anni ha l'eterno ragazzino Fox? tempo/età inafferrabile, non-databile, nella realtà e nella finzione) si ritrova, dicevamo, ad affrontare una nuova vita mai vissuta: diventa un uomo senza passato. Ma è stata una sua scelta: subisce le conseguenze di aver fermato, domato, plasmato il Tempo, di aver mutato i destini delle persone. Il personaggio di M.J.Fox è la personificazione del Tempo: un orologio umano, quasi una divinità. La sensazione di disagio che si prova di fronte al cerchio-non-rotondo di Manchevski è l'esatto contrario. Rade è totalmente impotente, e la sua dannazione è in quella frase che ripete ossessivamente: Prendere posizione, cioè mettere dei punti fermi. Il taglio documentaristico che spesso prende il sopravvento sulla immagini poetiche (come possono essere quelle iniziali), rafforza ulteriormente lo spaesamento di fronte ad una realtà-realisticamente-irreale. E non solo gli eventi si susseguono in maniera inafferrabile, lenta ma inarrestabile; la stessa struttura narrativa che li contiene non è facilmente razionalizzabile dall'esterno (in poltrona). La sequenza crono-logico-causale (naturale) di Pulp Fiction è ricostruibile a tavolino: otteniamo un Cerchio Perfettamente Rotondo. In Before the rain non c'è nulla da ricostruire: rimangono solo degli interrogativi senza risposta. Come senza risposta nè motivo sono le esplosioni improvvise di violenza iperrealistica che invadono lo schermo a tratti: schegge di follia allo stato puro. E' lo Spirito Della Guerra, l'Essenza Negativa dell'Uomo: un cielo nero ed agitato, indomabile, che minaccia pioggia e tempesta. (Sempre.)