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True Color
Anno: 1997
Regista: Marc Radomsky;
Autore Recensione: Adriano Boano
Provenienza: Sud Africa;
Data inserimento nel database: 24-03-1998


True Color

True Color

Regia, soggetto e sceneggiatura: Marc Radomsky
Fotografia: Edwin Wes
Montaggio: Christine Hodges
Suono: Themba Hlatswayo, Peter Jones
Formato: Betacam
Durata: 26'
Provenienza: South Africa
Distribuzione: Free Filmmakers Productions, Gaswork Post,
PoBox 91742, Auckland Park 2006, South Africa,
tel: (2711) 4822131, fax: (2711) 4824024

"Root Culture Consciousness" è l´oscillante messaggio scritto che segue il ritmo del pezzo musicale al centro del plot ambientato in Alexandra Township (a Jo´sburg): cinque ragazzi riuniti da un´associazione culturale della comunità si dedicano alla world music e costituiscono il gruppo True Color, perché "l´emancipazione intellettuale è più importante di quella politica: liberi e ignoranti non ci serve a nulla", questa è la tappa fotografata nell´evoluzione del Sud Africa post-apartheid. Rispetto a Walls of Soap and Chocolate manca l´originalità dello sguardo: anche se ritorna il bisogno di prendere coscienza della totale distruzione delle radici culturali africane. Il lavoro sicuramente spontaneo e colmo di ottime intenzioni volte a creare un punto d'incontro per riappropriarsi della cultura africana e diffonderla presso la propria gente ricordano frasi e ideali del Movimento giovanile dei tardi anni ´70. Buono il livello di improvvisazione che permette di scatenarsi e di attribuire alla musica la possibilità di riacquisire nella propria pelle la cultura africana e di viverla fino in fondo come loro rifugio, come viene chiamato il loro movimento di pensiero (Botshabelo, appunto rifugio).

Il problema è la scarsa incisività dovuta alle sequenze di approfondimento documentaristico, dove i ragazzi sono impegnati a recitare battute didascaliche, mentre i punti di forza sono concentrati nella documentazione del materiale musicale: ottime sonorità valide in tutto il continente, montate in un modo degno di un sofisticato clip.

Interessante che i ragazzi riescano a districarsi in mezzo alle proposte del produttore degli studi musicali che cerca di addomesticare la loro musica, consigliando una maggiore professionalità, maggiore attenzione alla moda: essi rimangono fedeli al bisogno di denunciare come in tutta l'Africa lo stato delle cose stia cambiando e nessuno se ne preoccupi.

Senza eccessiva retorica e sufficiente entusiasmo i ragazzi decidono di continuare a suonare per strada, tra i cespugli, per la comunità, senza stravolgere il loro progetto allo scopo di sfondare: rimangono True Color.