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Scialla!
Anno: 2011
Regista: Francesco Bruni;
Autore Recensione: Roberto Matteucci
Provenienza: Italia;
Data inserimento nel database: 01-09-2015


“Stare presso le pischelle è un po’ da froci.” Così Virgilio, nel libro secondo della Eneide, ci parla dell’amore del figlio Enea per il padre Anchise, vecchio, malato e cieco, lo caricò sulle spalle durante la fuga da Troia: "Su via, caro padre, mettiti al nostro collo; io mi sottoporrò con le spalle nè questa fatica mi peserà; Comunque accadranno le cose, uno e comune il pericolo, unica salvezza ci sarà per entrambi. Mi sia compagno il piccolo Iulo, e dietro la sposa segua le orme: … Detto questo, mi ricopro sopra le larghe spalle ed i colli curvati d'una pelle di biondo leone, e mi sottopongo al carico; il piccolo Iulo si attaccò alla destra e segue il padre con passi non uguali; dietro viene la sposa.” Gian Lorenzo Bernini li rappresentò in Enea, Anchise e Ascanio presso la Galleria Borghese a Roma è il collegamento per l’amore filiale nel film Scialla! del regista Francesco Bruni. È quello che ogni padre sogna, avere un figlio bastone della vecchiaia. Ma tutti i padri meritano un figlio del genere? La storia parla della relazione padre e figlio: il professor Bruno Beltrame e Luca. Bruno ebbe una relazione con una ragazza quindici anni prima. Bruno scappò subito per paura delle responsabilità. Nacque Luca quando Bruno era già fuggito. Una paternità sconosciuta fino quando, la madre non portò Luca a vivere per un breve periodo con Bruno. I due rappresentano due vite solitarie che un giorno s’incontrano. All’inizio il regista monta i due personaggi: Luca è un ragazzo sbruffone gradasso apparentemente menefreghista. Il professore è un vecchio depresso, che ha abbandonato la scuola: “Ho visto le migliori menti della mia generazione distrutte dall’insegnamento.” È senza un soldo e campa facendo delle lezioni private a dei giovani sfigati che neppure lo pagano. Inoltre è un ghost writer, sta scrivendo la biografia di una porno star. Il film segue con una linea concreta, dialoghi vivi, campo e controcampo vivaci, è amichevole genuino ironico spiritoso. I due impareranno a conoscersi. Luca porterà vivacità, esuberanza e voglia di vivere mentre il professore porterà la cultura e l’affetto di un padre: “La cultura può essere un valore positivo … che può anche salvarti la vita ...” Sarà proprio la cultura a salvargli da una brutta situazione.