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Scanners
Anno: 1981
Regista: David Cronenberg;
Autore Recensione: Mario Bucci
Provenienza: Canada;
Data inserimento nel database: 02-12-2003


La grande guerra

Scanners. David Cronenberg. 1981. CANADA.

Attori: Jennifer O'Neill, Stephen Lack, Lawrence Dane, Patrick McGoohan, Charles Shamata, Michael Ironside

Durata: 91’

 

 

Fast food. Un uomo è oggetto delle maldicenze di una coppia di donne sedute ad un tavolino vicino al suo. L’uomo percepisce quanto stanno dicendo e procura un attacco epilettico ad una delle due. Immediatamente viene fermato da due uomini con l’impermeabile. Cameron Vale, questo il nome dell’uomo, si ritrova in una stanza, legato al letto, in compagnia del dottor Paul Ruth. Il medico spiega a Cameron che egli è uno scanner, un uomo dotato di poteri esp, e glielo dimostra facendo entrare un pubblico del quale Cameron percepisce i pensieri, fino alla confusione totale. Con una fiala di ephemerol lo tranquillizza. Alla sede della Consec intanto, è in atto una dimostrazione del fenomeno esp degli scanners, davanti ad un pubblico selezionato di specialisti. Chiamato a fare da testimone degli esperimenti, Darryl Revok si mostra anche egli uno scanner e fa esplodere la testa dell’altro. Immediatamente viene fermato dal responsabile della sicurezza ma, sfruttando i suoi poteri telepatici che permettono di controllare la volontà degli altri, prima evita che il medico gli faccia una siringa per addormentarlo e poi si disfa di tutti gli agenti provocado un incidente all’auto di scorta e convincendo il responsabile della sicurezza ad uccidere tutti gli altri, se compreso. Il giorno dopo la Consec, che nomina Braedon Keller nuovo responsabile della sicurezza, chiede al dottor Ruth di sospendere il programma ma l’uomo sostiene invece che vi sia un’organizzazione di scanners comandata da Revok che sta cercando di attaccare la Consec. Il medico decide allora di usare lo scanner Cameron per rintracciare ed uccidere Revok e gli mostra un filmato nel quale si vede l’uomo che si è praticato un buco nella fronte per far uscire i corpi che lo possedevano (domanda la dottoressa a Revok “Cos’hai in testa? Senti le voci?” “No, gambe, mani, braccia…”). Keller assiste di nascosto al dialogo tra Ruth e Cameron, e rintraccia un uomo al quale riferisce quanto. Per misurare la forza di Cameron, il professor Ruth lo mette a confronto con un maestro di yoga il quale si mostra nettamente inferiore ai poteri dello scanner. Il primo passo che Cameron compie è quello di rintracciare l’unico scanner che si è sempre tenuto fuori dai giochi, Benjamin Pierce, uno scultore che è appena uscito dal manicomio, riabilitato per la sua arte. Cameron si reca alla mostra di quello e cerca di ottenere, attraverso i suoi poteri telepatici, informazioni su dove possa nascondersi lo scultore, ma viene scoperto da una scanner presente nella sala. Cameron trova Pierce nel suo laboratorio in campagna e mentre cerca di avere informazioni su Revok, irrompe un commando che uccide lo scultore a colpi di fucile a canne mozze. Cameron riesce a disarmarli ed a fuggire. La sera dopo Cameron va in una casa dove si riuniscono altri scanners e durante una seduta irrompe un altro commando mandato da Revok che prima uccide alcuni nella stanza e poi si lancia all’inseguimento degli altri, scappati a bordo di un pulmino. Dopo essere stati nuovamente attaccati, il pulmino sfonda in un negozio di dischi e Kim, la scanner della mostra, e Cameron riescono a fuggire ad un ulteriore tentativo d’omicidio di un uomo armato di fucile. Cameron però si accorge che anche quell’uomo usava l’ephemerol e quindi va nell’industria dove si produce quel farmaco. Qui scopre proprio Revok e scopre anche che il programma di distribuzione dell’ephemerol si trova nel programma Ripe, gestito proprio dalla Consec. Preso contatto con Ruth, sia Kim che Cameron tornano alla Consec per individuare il traditore, ma Kim, finita nell’interrogatorio con Keller, è aggredita dall’uomo. Entrambi gli scanner riescono a fuggire ed il professor Ruth, prima di essere ucciso da Keller, riesce a dire a Cameron che per controllare il programma Ripe egli può usare il proprio sistema nervoso. Raggiunta la prima cabina telefonica, Cameron si collega con il computer della Consec e scarica l’elenco di medici e pazienti che seguono il programma Ripe. Keller cerca, con un ultimo gesto disperato, di uccidere l’uomo dando il comando di autodistruzione al computer dal quale sta scaricando. La reazione di Cameron sarà ancora più devastante e distruggerà la Consec. La coppia decide allora di contattare il primo medico della lista e scoprono che la Consec stava producendo scanner utilizzando l’ephemerol sulle donne incinta. Kim intanto è colpita da una freccia anestetizzante ed anche Cameron cade nella trappola di Revok. L’uomo offre a Cameron la possibilità di allearsi a lui, dopo avergli detto che sono anche fratelli, figli entrambi di un esperimento fatto dal dottor Ruth, prima ancora che nascesse la Consec. Cameron rifiuta e tra i due incomincia un duello telepatico ai limiti del corpo. Cameron riuscirà a salvarsi solo entrando nella testa di Revok.

David Cronenberg, ancora una volta nei panni di regista e sceneggiatore, con questa pellicola compie forse il suo passo più grande nel genere horror. Che il regista canadese intendesse affondare nel tema delle mutazioni il forte legame tra mente e corpo, relazione di matrice freudiana, si era già notato nel precedente Brood (1979) pellicola che incominciava con un dialogo psicanalitico che presto si mostrava come cicatrici sul corpo di Michael. Con Scanners, l’orrore cronenberghiano diventa sofisticato ed intellettuale, dove sono le menti a confrontarsi ed i corpi a mostrarne i segni di una malleabile trasparenza (dice Cameron al dottor Ruth “Mi sento trasparente”). Una scena molto suggestiva difatti è proprio quella della morte dello scultore Benjamin Pierce, la cui mortalità non è nel corpo ma nella voce che si dissolve nella morte (o come quando Kim, dopo che i compagni sono uccisi mentre erano in contatto telepatico, dice “Adesso so cosa vuol dire morire….”). Per quanto riguarda i personaggi, il regista porta sullo schermo due lati della stessa medaglia, Cameron e Revok, lasciando però che alla fine i doppi si sovrappongano. La scena del confronto finale, il passaggio di una mente in un altro corpo. Il cervello è solo la rarefazione del corpo, la sua concentrazione nel posto del comando, la sua localizzazione nel punto più complesso (Enrico Ghezzi – Paura e desiderio). Si fa strada intanto un nuovo percorso dell’autore, il rapporto con le macchine: il sistema nervoso di Cameron come quello di un computer è il passo che porterà all’insieme di corpi e metalli, l’unione di carne e ferro. Lo stesso titolo, la stessa definizione degli scanners, il cui termine si riferisce ad un dispositivo d’esplorazione, un termine tecnico utilizzato nella manutenzione televisiva, segna il passaggio dai corpi arrabbiati, dalle covate malefiche. Il fatalismo apocalittico del regista è nella lunga lista di pazienti sottoposti ad Ephemerol e che con molta probabilità, lo spettatore intuisce, non potrà essere controllata interamente da Kim e Cameron. Il merito degli effetti speciali, e soprattutto della testa che esplode mostrando il corpo come un rivestimento del pensiero, è di Dick Smith. Il film ebbe due seguiti, Scanners 2 – Il nuovo ordine (1991) di Christian Duguay e Scanners 3 - The takeover, inedito in Italia, ed ispirò un’intera serie televisiva.

 

 

 

Bucci Mario

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