NearDark
database di recensioni
Per ricercare nel database di NearDark, scrivete nel campo qui sopra una stringa di un titolo, di un autore, un paese di provenienza (in italiano; Gran Bretagna = UK, Stati Uniti = USA), un anno di produzione e premete il pulsante di invio.
È possibile accedere direttamente agli articoli più recenti, alle recensioni ipertestuali e alle schede sugli autori, per il momento escluse dal database. Per gli utenti Macintosh, è possibile anche scaricare un plug-in per Sherlock.
Visitate anche la sezione dedicata all'Africa!
Kill Bill, vol. 1 Anno: 2003 Regista: Quentin Tarantino; Autore Recensione: Federica Arnolfo Provenienza: USA; Data inserimento nel database: 24-10-2003
Documento senza titolo
Difficile definire l'ultimo film di Quentin Tarantino ("il quarto film
di Quentin Tarantino", come orgogliosamente ci ricordano i titoli di testa)
con un aggettivo diverso da "commovente".
Come è commovente sbirciare tra le pagine del diario di qualcuno che
si conosce a malapena e leggervi, confessati, tutti i suoi amori. Presi alla
rinfusa, senza una successione logica e/o cronologica. Aprendo,appunto, casualmente
delle pagine. O trovare una scatola dei tesori nascosta da un bambino ormai
cresciuto, come succedeva all'Amelie di Jeunet.
Ciò che Tarantino ama in questo film è mescolato e sparpagliato
ai quattro venti come un mazzo di carte impazzito, come le tessere di un domino
crollato prima del tempo: trash, pulp, videoclip, spaghetti western, arti marziali,
manga, epopee epiche di samurai, cultura popolare, fumetto, splatter... colore,
bianco e nero, animazione... lunghi piani sequnza, montaggi vorticosi, tempi
spezzati e ricomposti... musica.
Sì, la musica è la quintessenza del disordine appassionato che
ci scorre davanti agli occhi. Un collage di generi che più appassionatamente
confusionario non potrebbe essere, dalle musiche dei grandi classici firmate
Morricone a Bernard Hermann, o Isaac Hayes.
Sembra di essere di fronte ad un quadro futurista: se ne respira la forza,
il movimento.La violenza dei contrasti.
Non è un film perfetto Kill Bill, anzi. E' pieno di sbavature, di quelle
imperfezioni che rendono un'opera calda, viva.
E indimenticabile.
|