Da che parte cominciare per recensire questo film? dal regista (Michel Blanc, ma non so che altro dire di lui)? dagli attori ( conosco solo Charlotte Rampling e Carole Bouchet e non erano i migliori)? dalla trama ( una ricca donna altoboghese in vacanza con una sorte di corte dei miracoli che, al ritorno, darà una festa nel giardino della sua bella casa, in un crescendo di equivoci)? dal messaggio che il regista voleva esprimere? anche su questo sono perplessa, forse sono stati rappresentati alcuni degli archetipi di uomini: il marito mascalzone (secondo me poco credibile), il marito geloso (il migliore, il più divertente), il perdente (non riesce nemmeno a suicidarsi! ah, scrive la lettera d'addio, piena di errori con una macchina da scrivere uguale a quella di snoopy e trovata nella spazzatura), l'assistente, amante, del marito della ricca borghese, con problemi di identità sessuale (non a caso uso il termine assistente, perché mi esonera dalla scelta tra il termine maschile e quello femminile), il dipendente extracomunitario del ricco borghese innamorato della figlia, l'adolescente figlio del perdente, alle prese con le sue prime esperienze sessuali e unico dei maschi a uscirne, se non vincente, almeno non perdente. Le donne (ogni uomo si confrontava con una moglie o compagna di letto), che mi sembravano le vere protagoniste, in realtà mi hanno convinto meno.
Tutto ciò: premesso, a me il film è piaciuto, non sarà un capolavoro, ma mi ha fatto sorridere.