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Testamento - Testament
Anno: 1988
Regista: John Akomfrah;
Autore Recensione: Andrea Caramanna
Provenienza: Ghana; UK;
Data inserimento nel database: 20-03-1998
Testamento (Testament)
Regia: John Akomfrah
Sceneggiatura: John Akomfrah
Fotografia: David Scott
Montaggio: Brad Thumin
Musica: Trévor Mthison
Interpreti: Tania Rogers
Produzione: Black Audio Film Collective Ghana/Gran Bretagna 1988
Durata: 88'Sofisticata capacità visionaria di un film che ègià stato definito erede di certa nouvelle vague francese e inparticolare di matrice godardiana. Costruito su sequenze dall'impattodevastante, riesce a intrecciare una sottile trama grazie adelicatissime carrellate, a intensi movimenti laterali di macchina, auna scelta ossessiva dell'inquadratura. Frame che sonoreiterati lungo il percorso narrativo in un meccanismo di struggentecompulsione, vedi le immagini dei gemelli uniti. Un apportoimportante viene dalla fotografia che ha scelto tonalitàcromatiche spesso virate verso l'ombra. La luce è unacomponente dell'emozione trasmessa, è l'umore stesso dellapellicola e della protagonista.La riflessione di una donna, Abena, che ha militato nel partitodella convenzione del popolo. Un ritorno al passato per riscontrarequanto della memoria, dei ricordi è rimasto nei luoghi dopovent'anni. Si apre così, in una dimensione molto intima, lariflessione sulla storia di un paese, il Ghana, che fu il primo tra ipaesi africani a conquistare l'indipendenza nel 1957. Nel 1966 il colpo di stato da parte dell'esercito che rovescia il governo diKwanè N'Krumah. È il momento in cui la protagonistaè costretta a lasciare il paese, dal quale si sente tradita.Il suo viaggio così ripercorre il dolore. Alcune sequenze appaiono come ferite ancora aperte
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