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Rosie Anno: 1998 Regista: Patrice Toye; Autore Recensione: Marcello Testi Provenienza: Belgio; Data inserimento nel database: 30-03-1999
Rosie
Rosie
Regia: Patrice Toye. Sceneggiatura: Patrice Toye. Fotografia: Richard von Oosterhout. Montaggio: Ludo Trouch. Scenografia: Johann van Essche. Musica: John Parish. Suono: Dirk Bombey. Interpreti: Aranka Coppens, Sara de Roo, Frank Vercruyssen, Dirk Roofthooft, Joost Wijnant. Produzione: Antonino Lombardo, Prime Time. Durata: 97'. 35mm, col. Belgio, 1998.
Divagazione fiamminga sulla falsa riga della famiglia dis-integrata, con implicazioni incestuose non tanto banali (il percorso da madre-sorella a madre-madre, per quanto frutto di un escamotage narrativo, è apprezzabile), quanto "telefonate" da una sceneggiatura che dice indubbiamente troppo e lo dice "troppo bene", cioè come molti vorrebbero sentirselo dire.
Non c'è suspence nello scoprire che cosa può aver combinato di cattivo la giovanissima Rosie, per portarla ad essere rinchiusa in un istituto correttivo, dal quale continua a corrispondere con il suo amante e ispiratore
Andy Summers dei Police.
Le prime inquadrature, una intervista quasi documentaristica che si inserisce però nella struttura narrativa, introducono un clima da cinema-verità che viene fortunatamente subito tradito, a vantaggio di repentine quanto ingenue incursioni nell'immaginario della bambina che si snoda lungo le periferie cittadine, "terre di nessuno" in cui si possono improvvisare salotti, lavatoi e altri luoghi che Rosie attraversa, da sola o in compagnia, con buona scelta delle location, ma senza provocarci brividi.
Del cinema-verità resta un'immagine "sporcata" da luci volutamente non sofisticate e qualche fremito a mano, ma fortunatamente la regista non tedia oltre misura con gli stilemi del documentarismo; neanche in negativo, dunque, il film riesce ad essere eccitante. Cade, vittimadella mancanza di ambizione e dell'eccesso di "scrittura", ansioso di dimostrare (che cosa non si sa) e insufficiente nell'esprimersi e nel mostrarsi. Un ottimo prodottino da festival.
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