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Pantalones
Anno: 2000
Regista: Ana Martínez;
Autore Recensione: adriano boano
Provenienza: Spagna;
Data inserimento nel database: 17-04-2001


Pantalones

Pantalones

Visto all'16° festival internazionale di film con tematiche omosessuali - Torino

 



Regia:  Ana Martínez
Sceneggiatura:  Ana Martínez
Fotografia:  Pablo Vallejo
Montaqgio:  Luis G. Regueral, Javier Pérez Jaime
Musica:  José Luis Chicote

Voci

Gracia Olayo,
Arantxa Rentería,
Carlos Hipólito,
José Cornado.

Produzione: La Real Academia de Taramundi
Durata: 4'
Anno: 2000
Nazione: Spagna
Premio Goya per il miglior cortometraggio spagnolo.

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Gustoso cortometraggio palindromo, poiché potrebbe scorrere al contrario, simmetrico nel suo proporre un corpo, anzi per la precisione un sesso in trasformazione dietro i pantaloni che uniformano i comportamenti e anche gli sciovinismi.

Tutto completamente costellato da battute di voci off, che non si riferiscono all'inquadratura fissa proposta, se non per l'allontanamento della figura muliebre, scartata, nonostante il curriculum sia di tutto rispetto per una ventinovenne in una società neoliberista fondata sulle competenze specialistiche elencate; e le sue sono davvero sorprendenti al punto che il direttore incaricato di esaminare i curricula vorrebbe "approfondire" la conoscenza... ma viene a conoscenza della tendenza lesbica della candidata.

Il bianco/nero toglie voyeurismo all'immagine dei due sessi e lascia trascorrere lo scambio iniziale tra due donne che stanno valutando l'esistenza di un essere considerato di successo fin dalla culla, poi sfumano e lasciano il posto ad un dialogo tra due maschi, gli esaminatori, intanto la parte visiva va seguendo una metamorfosi impercettibile ma costante: dal nudo iniziale che entra in campo a figura intera e si va a fermare in modo da inquadrare il quadrato del bacino, rivestito con pezze dislocate attorno al pene da una mano che entra in campo "fabbricando" i pantaloni fino a coprire le pudenda; una volta completati si comincia a slacciarli e una volta sfilati rivelano al posto del cazzo iniziale, il triangolo della figa. Nell'inquadratura fissa non si avverte nessun cambiamento di taglio o di luce, nessuna sostituzione è palese, ma la mutazione è sostanziale per l'attribuzione del lavoro.

Unico commento un bellissimo basso di Oscar Perez accompagnato dalla chitarra jazz di Gimenez.