NearDark - Database di recensioni

NearDark - Database di recensioni

Africa

Godard Tracker


Tutte le
Rubriche

Chi siamo


NearDark
database di recensioni
Parole chiave:

Per ricercare nel database di NearDark, scrivete nel campo qui sopra una stringa di un titolo, di un autore, un paese di provenienza (in italiano; Gran Bretagna = UK, Stati Uniti = USA), un anno di produzione e premete il pulsante di invio.
È possibile accedere direttamente agli articoli più recenti, alle recensioni ipertestuali e alle schede sugli autori, per il momento escluse dal database. Per gli utenti Macintosh, è possibile anche scaricare un plug-in per Sherlock.
Visitate anche la sezione dedicata all'Africa!


NACHTTANKE - La notte pił lunga
Anno: 1999
Regista: Samir Nasr;
Autore Recensione: Andrea Caramanna-
Provenienza: Germania;
Data inserimento nel database: 14-05-2001


NACHTTANKE

NACHTTANKE
La notte più lunga

Regia: Samir Nasr
Direttore della fotografia: Stefan Runge
Suono: Siegfried Blässing
Musiche: Dieter Schleip
Montaggio: Raimund Barthelmes
Produttore: Tanino Bellanca
Produzione: Filmakademie Baden-Württemberg, Samir Nasr Filmproduktion/Ludwigsburg, Liliom Film GmbH/Monaco di Baviera
Con il sostegno di: MFG Medien- und Filmgesellschaft Baden-Württemberg - Filmförderung
Festival: Hof 1999, Duisburg 1999, Rotterdam 2000, Göteborg 2000
Germania 1999, 88 min., colore, sottotitoli italiani
Vendite internazionali: Samir Nasr Filmproduktion/Ludwigsburg
visto al Festival del cinema tedesco Palermo Napoli Milano – Maggio 2001

Il documentario è fiction? Se rivoltiamo l'interrogativo – la fiction è documentario? – abbiamo tutto il senso di impotenza nel definire lo statuto di immagini. Ne è una prova, almeno come approccio iniziale, questa notte filmata in una anonima stazione di servizio di un'anonima provincia della Germania. È il lungo giorno-notte che coincide con i Mondiali di calcio in Francia del 1998. Samir Nasr filma le varie presenze che si aggirano in uno spazio circoscritto. Le storie di questi uomini sembrano scritte su un copione di fiction. Il tassista che si lamenta della mancanza di clienti e della mentalità grezza dei suoi concittadini e di tutta la Germania. Vuole andare in America perché lì è tutto molto più tranquillo, la gente è serena e non diventa aggressiva quando in fila aspetta più di due minuti. C'è una donna anziana, dice di essere una ex infermiera, che fa la spesa per i suoi vicini. Lo fa con amore, per altruismo che è il bene più importante della vita umana, non importa se si trascina zoppicando. Ci sono i soliti ragazzini stile febbre del sabato sera, hanno sempre un coltello in tasca, l'auto di grossa cilindrata, che romba e sgomma e naturalmente una storia di droga e di carcere, di immigrazione e di memoria, con tanto di icone del paese d'origine stampate sul cofano dell'auto. Ci sono gli impiegati della stazione di servizio quotidianamente alle prese con i rischi di incontrare i più stravaganti clienti, ma anche quelli veramente pericolosi. Il tasso alcolico naturalmente è molto alto, i mondiali di calcio accolgono probabilmente il desiderio di fuga da una insopportabile monotonia. Leggerissima la presenza del regista che si limita a poche, essenziali domande, mentre l'occhio cattura intensamente con questi brevi, autentiche istantanee, frammenti ordinari di storia e di vita.