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L'infernale Quinlan
Anno: 1958
Regista: Orson Welles;
Autore Recensione: Federica Arnolfo
Provenienza: USA;
Data inserimento nel database: 01-05-1999


L'infernale Quinlan

L'infernale Quinlan (Touch of evil)
Di Orson Welles
Con Orson Welles, Charlton Heston, Janet Leigh, Marlene Dietrich

Infernale è stato il trattamento che ha subito questo capolavoro, scritto in appena 5 giorni, da uno dei più grandi registi della storia del cinema. Finito il montaggio, infatti, Welles partì per il Messico per mettere mano al "Don Quixote" (che, come si sa, non vedrà mai la luce) e l'allora capo della Universal, Edward Muhl, insoddisfatto dell'opera, decise di farla rimontare affidando il lavoro a Ernst Nims, grande ammiratore del regista (aveva anche lavorato con lui anni addietro) e fece anche rigirare alcune scene. Welles a questo punto scrisse un lungo memoriale che venne tenuto in parte in considerazione salvo poi procedere al taglio di 15 minuti di pellicola dopo le prime proiezioni.
Il ritrovamento della copia non tagliata e del memoriale di Welles sono alla base dell'edizione che vediamo oggi nelle sale: splendidamente restaurata, e montata così come il regista avrebbe voluto, a cominciare dallo splendido piano sequenza iniziale, uno dei più lunghi e più belli della storia del cinema (pregnante di significati, visto che il primo stacco è sull'automobile in fiamme) che non risulta più "sporcato" dai titoli di testa finalmente posti alla fine del film così come il memoriale dettava. Alcune delle scene rigirate e rimontate sono state del tutto eliminate, ed è stato fatto un gran bel lavoro anche sul sonoro. Come il maestro avrebbe voluto.
Infernale era il genio di Orson Welles, e la sua straordinaria capacità nel comporre e nel montare l'immagine. Dai lunghi piano-sequenza (non solo quello iniziale), ai campi lunghi, al brillante e concitato montaggio del finale. In un secolo che ormai volge al termine portandosi dietro incidentalmente anche l'intero millennio (nonché registi della statura di Akira Kurosawa e Stanley Kubrick), il primo secolo del cinema, vedere film come questo fa bene ed intristisce allo stesso tempo. Perché fatico a pensare che si riuscirà più ad arrivare a certi livelli.