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Karim e Sala - A karim na sala Anno: 1991 Regista: Idrissa Ouédraogo; Autore Recensione: Andrea Caramanna Provenienza: Burkina Faso; Data inserimento nel database: 20-03-1998
Karim e Sala (A karim na sala) Regia: Idrissa Ouédraogo Sceneggiatura: Idrissa Ouédraogo Fotografia: Pierre Laurent Chenieux, Dominique Perrier Musiche: Miriam Makeba, Ibrhaim Abdullah, Gwen, Ramon Cabera Suono: Christian Evanghelou Montaggio: Dominique B. Martin, Emanuelle Dehais Interpreti: Noufou Ouedraogo, Roukieton Barry, SibidouOuédraogo, Hyppoly Wangrawa, Omar Coulibaly, ThiombianoIssaka Nazionalità: Burkina Faso, 1991 Durata: 96' Uno degli aspetti piacevoli di vedere un film di Ouédraogoè di immergersi in un mondo che è il linguaggio sereno delle sue opere. La lunghezza delle sequenze produce sorprendenti effetti di straniamento. È il primo passo verso una strada di sottile affabulazione. Il racconto ha il sapore di una fiaba, i personaggi hanno quasi un'aureola. Sono trasparenti, perfettamente limpidi. Limpido è il loro sguardo, cristallini i movimenti. I volti esprimono una scelta estetica radicale che permea tutto il visibile. Il ritmo ha uno stile un po' sonnambulo. Armonia dello sguardo, serenità del racconto, placidità delle immagini, fusione armoniosa del diegetico. Karim e Sala fanno pensare ai personaggi truffautiani. Sono magri come Jean Pierre Leaud, quindi leggeri; quando camminano sembra che sfiorino il terreno, quando spostano lo sguardo sembra che tutto il mondo che li circonda si muova con essi. Il loro sguardo diventa il nostro.I due protagonisti si muovono in un meccanismo di fatale incantamento. Ogni gesto è espressione di un sincero sentimento di gioia, di affetto per l'altro. E il mondo interoè in sintonia con Karim e Sala, sia che venga ritratto un contesto di città o di campagna. L'universo è sempre lo stesso, regolato dalle stesse coordinate, le anime dei personaggi, che sono pure i colori del cielo, ma anche la polvere delle strade, il verde delle campagne, perfino la prigione in cui Karim viene rinchiuso.
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