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Anche se è amore non si vede
Anno: 2011
Regista: Salvatore Ficarra; Valentino Picone;
Autore Recensione: Roberto Matteucci
Provenienza: Italia;
Data inserimento nel database: 14-12-2011


“Il peggior miglior amico che mi poteva capitare.” È l’amicizia il tema costante dei film di Ficarra e Piccone. Loro sono una vera eterna coppia, un comprovato abbinamento artistico, capaci di generare ritmo e battute. Come tutte le coppie si allontanano, si avvicinano, si scontrano, si incontrano, si vogliono bene, litigano però alla fine sono fatti uno per l’altro. Stanlio e Olio, Franchi ed Ingrassia, Bud Spencer e Terence Hill sono delle coppie inossidabili, fisse, creative e comiche. Ficarra e Piccone sono come loro, stanno bene insieme e noi ci sentiamo rasserenati quando il loro affetto è premiato. Siamo disposti a tutto, anche a momenti di abbruttimento, perché, come se fossimo dei figli con la paura di genitori vicini al divorzio, siamo disposti a perdonare e dimenticare i difetti pur di continuare a vederli insieme. La nostra coppia si sposta dal sud alla prima capitale d’Italia: Torino. “Sono venuto a Torino per dormire.” Il motivo è la nota celebrazione del genetliaco dell’unità di Italia? Macché il motivo è sicuramente economico. Ecco il primo difetto, comune a tutti i film italiani, quelli di pagare il pizzo alla città dove girano, trasformandosi per lunghi, noiosi e sonnolenti momenti in una scialba cartolina turistica. Oramai da questo vizio non si esce più, come dal pestifero spot pubblicitario della canzone del momento da lanciare. La scena madre si trasforma in un clip musicale antipatico, inutile e stancante. Però dobbiamo pensare positivo e infatti la pellicola ci lascia un umore festoso. I due comici sono bravi, simpatici, allegri, ma soprattutto hanno delle facce pulite ed un linguaggio candido ed igienico, in contrasto con tanti film carichi di parolacce e saturi di insulti banali ed inutili. Ficarra e Piccone sono invece semplici, costruiscono come delle simil-parodie, non si prendono sul serio e mantengono una umiltà da premiare in questo periodo di onnipotenti comici predicatori. Il ritmo è costante, le freddure bene distribuite nel film. Si vuole anche dare azione alla pellicola con scene da rissa al matrimonio, oppure di confronti nazionalisti: americani italiani. Alla fine si esce contenti, tranquillizzati almeno fino all’arrivo degli ultimi emendamenti alla manovra. Siccome alla comicità non c’è mai un limite, il duo Ficarra e Piccone, aggiungono al film la storica attrice Ambra Angiolini, e se guardiamo la sua freschezza, la sua capacità di recitazione, il suo volitivo sguardo alla camera, il suo adattamento alla storia e alla sua costruzione … allora si che ridiamo di gusto.