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Le donne del 6esto piano - Les femmes du 6ème étage
Anno: 2010
Regista: Philippe Le Guay;
Autore Recensione: Roberto Matteucci
Provenienza: Francia;
Data inserimento nel database: 05-08-2011


“La borsa è un mercato, ma non si vendono legumi si vendono azioni.” Nei giorni di un declino rovinoso delle borse mondiali, il concetto espresso da Jean-Louis Joubert riporta il tutto in una dimensione umana. In Spagna nei primi anni sessanta, il generale Francisco Franco è saldamente al potere. Morirà nel 1975. In quegli anni la Spagna viveva in solitudine con un’economia misera. In un paese solare, abitato da gente vitale e vivace, unica soluzione era emigrare nella vicina e ricca Francia a lavorare al servizio delle famiglie borghesi. A Parigi, in un palazzo signorile e storico, vivono nei loro lussuosi appartamenti signorili ricchi nuclei familiari francesi. In ogni appartamento c’è la sua domestica alla moda: una serva spagnola. Tutte quelle domestiche abitano nel sesto piano, il sottotetto, in camere piccole, senza riscaldamento, con un solo bagno putrido: “Vivono sopra le nostre teste.” Un piccolo mondo di donne, povere ma energiche, vivaci, desiderose di divertirsi; e soprattutto capaci di fare comunità, pronte ad aiutarsi a vicenda. Il regista Philippe Le Guay, con gusto di un antiquario e con ricerca melodrammatica, ci racconta il confronto fra la piccola Spagna e le facoltose ma annoiate famiglie francesi. Arriviamo allo scoppio del dramma: la storia d’amore fra il padrone Jean-Louis Joubert e la sua nuova serva Maria. Le donne del 6° piano è più vicino al melò di Potiche di François Ozon – il bravo Fabrice Luchini era il padrone borghese - più che all’Almodovar, dove tante attrici presenti – ad iniziare dalla sua musa Carmen Maura – hanno lavorato nelle sue pellicole. Infatti, il film ha un passo leggero, senza le storture sessuali e sociali degli esagerati personaggi del regista di Donne sull’orlo di una crisi. Deliziosa ambientazione dei tempi passati: macchine d’epoca, sigarette Gitanes, bouquinistes sul lungo Senna e da parte spagnola l’onnipresente dittatore Franco. Tutte le donne sono estrose, originali ma anche un po’ bislacche. Passano dalla messa al leggere giornali economici per seguire i loro investimenti borsistici. Un mondo surreale, falso ma intenso e sentimentale. Alla fine i mondi sono costretti ad incontrarsi, tutti devono prendere coscienza del loro essere. Al posto delle spagnole sono arrivate le portoghesi. Ora in Spagna arrivano le rumene e le arabe. Sempre mondi al confronto. Philippe Le Guay gioca sulla scenografia, sul colore un po’ andato, su una recitazione perfetta ma anche su momenti poetici come la gestione d'insieme delle donne, le quali si muovono in gruppo come in un balletto, ostentando e recitando come in un coro. Eccolo il mondo del sesto piano: un continuo di donne magnifiche e caratteriali, tutte pronte a confrontarsi con le altre fino a diventare un film corale, correndo in parallelo alla storia dei due amanti.