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Detective Dee e il mistero della fiamma fantasma - Di Renjie
Anno: 2010
Regista: Hark Tsui;
Autore Recensione: Roberto Matteucci
Provenienza: Cina; Hong Kong;
Data inserimento nel database: 12-07-2011


Proiettato alla Mostra del cinema di Venezia dello scorso anno, il film è riproposto in anteprima per il mercato italiano alle Giornate professionali di cinema, organizzato per la prima volta, nella sua sezione estiva, a Riccione dal 4 e 6 luglio. Giornate molto ben preparate nel nuovo e splendido palazzo dei congressi di Riccione. Gli incontri, le convention sono state un momento di interessante dibattito sul futuro del cinema italiano e sulla sua salute attuale. E’ stata anche l’occasione per la presentazione di alcune anteprime. Fra cui Detective Dee e il mistero della fiamma fantasma, un lavoro bello e diretto con maestria da Hark Tsui, grande autore del cinema cinese e mentore del Leone d’oro alla carriera John Woo. È pronto per essere distribuito sul mercato italiano. E’ una opportunità e una grande scommessa della Tucker Film. Alcuni prodotti sono esclusi dalle corde del pubblico delle nostre sale, perché poco abituato a immedesimarsi in storie di altri mondi; invece queste provocazioni positive della società friulana rappresentano il momento propizio per una conoscenza di un grande cinema. Il cinema asiatico sta viaggiando a ritmi elevati. E’ in grado di produrre film di spessore, di ampio respiro, prevalentemente storico. Sono dei colossal con budget di ingente importo, costruiti molto con computer ma anche con utilizzo di comparse e ampio dispendio di risorse. La tematica guida è il significato profondo della loro tradizione culturale, visto in prospettiva futura. Fondato su basi storico profonde, la filosofia rilasciata è quella dell’avvenire della Cina: la volontà di essere una potenza mondiale. Si parte sempre da distante. Siamo nel 689 d.C., Detective Dee è un giudice in carcere per aver congiurato contro la prima imperatrice cinese. L’imperatore muore all’improvviso e sul trono si trova la moglie. Un cambiamento profondo per il tempo: i cinese sono in attesa di una punizione celeste per questo misfatto. E il castigo arriva puntuale e misterioso: delle morti incomprensibili hanno colpito uomini vicino all’imperatrice. Ma Detective Dee è un razionale “La tortura è una inutile crudeltà e dà soltanto menzogne” e riuscirà a canalizzare gli avvenimenti nella giusta dimensione scientifica. Il film è colorato, veloce, ingegnoso. L’arte marziale è una filosofia, un comportamento morale. La forza del lottatore è elevata, non perché basata su forza muscolare ma perché imperniata su una concezione di vita. Con queste capacità i combattimenti possono avere caratteristiche fantastiche. La forza di gravità è sconfitta, il guerriero è in grado di lievitare, correre in aria, saltare ostacoli impossibili. Non è potenza fisica: la vitalità e la prestanza è tutta mentale e morale. Hark Tsui conosce bene il cinema d’azione, mai fine a se stesso. La maestosità delle scene, l’ostentazione dell’impero, la città immensa sotto lo sguardo dell’imperatrice sono i simboli di una grandiosità passata e futura. Pure un generale romano sarà impressionato da tanta solennità e sfarzo. L’enormità può essere pericolosa se avviene al di fuori dei canoni morali: “Finché seguo la mia strada il mio cuore è in pace”. L’immensa statua del Buddha è fuori strada, in quel periodo i confuciani erano soggetti ad interdizioni ed emarginazione. Inaccettabile nelle sfere celesti. Fedeltà, onore, lealtà, amicizia sono i sentimenti della popolazione cinese, rompere questi principi è portatore di cattiva sorte. Ralenti, improvvisa velocità, carrello sempre in movimento, panoramiche eccentriche, tutto è alla portata del regista. Nessuno e nulla è fuori scena. L’esibizione di grandezza è tutta nell’animo umano di Detective Dee. Le grotte buie in cui dovrà vivere non sono una punizione è la sua accettazione di vita, perché lealtà, onore corrispondono al sacrificio personale. Alla fine: “sono una donna sola” avrà la meglio. L’imperatrice saprà ribaltare i canoni celesti di una sua elezione, ma solo accogliendo la modestia e la moderazione come consigliato da Detective Dee. Una pellicola di generi infiniti. Giallo, noir, humor, azione, arti marziali, costumi, storico è questa la grandiosità del cinema cinese. Non la semplice pellicola compiuta per un piccolo mercato, ma un sogno profondo di sviluppo culturale. I complimenti alla Tucker Film, società di distribuzione indipendente e valorosa, come un combattente cinese. Anche loro sfidano la gravità, perché credono nella competizione e nel relativo agire morale per conquista di un pubblico capace di accettare intelligenti prove impossibili. L’organizzatore del mirabile Far East Film Festival, Centro Espressioni Cinematografiche di Udine, e Cinemazero di Pordenone uniscono le loro conoscenze e fondano la Tucker Film, competenti per portare in Italia un cinema asiatico moderno e attuale. Se la distribuzione classica cerca di ottenere successi facili a tutti i costi, la Tucker è capace di servire un vino consigliando il giusto retrogusto.