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Benvenuti al sud
Anno: 2010
Regista: Luca Miniero;
Autore Recensione: Roberto Matteucci
Provenienza: Italia;
Data inserimento nel database: 04-10-2010


Giù al nord è un film francese del 2008. Narra dell’angoscia di un impiegato postale trasferito per punizione nel nebbioso nord della Francia e della sua battaglia contro i luoghi comuni sul posto. L’idea, tutta francese, è ripresa pari pari da Luca Miniero e spostata in Italia. I luoghi comuni, le banalità sul sud e ovviamente anche sul nord Italia, sono ricche e fantasiose. Un impiegato postale, un vero ‘’padano’’, desidera andare a lavorare a Milano. Invece si ritrova cacciato a Castellabate nel profondo sud, paese vicino a Napoli: in pratica l’Africa con i cannibali e le belve feroci. Inizia tutta una serie di divertenti disavventure, di confronti fra culture diverse, fra mentalità contrastanti. Da queste diversità nasce però un rapporto umano e profondo fra due modi di pensare discordanti. Il film è divertente, allegro, con dei bravi attori. Non c’è nulla di nuovo. Oltre al già citato film francese, il confronto fra le due mentalità nord e sud dell’Italia è sempre esistito nel cinema. Mi viene in mente Totò e De Filippo, sul credere ad una Milano austriaca, dove è sempre freddo, dove la nebbia c’è e non si vede. L’Italia è un vero fiorire di queste differenze, basate su tradizioni diverse. Esportare all’estero alcune piacevoli scene è difficile: come facciamo a far capire ad uno straniero gli avvenimenti della Salerno Reggio Calabria, sul colera e via dicendo. Il film punta tutto sulla conciliazione, sull’eliminazione dei luoghi comuni e ci riesce. Alla fine del film siamo tutti a credere al paradiso. Va tutto bene, si può andare d’accordo e Castellabate è un posto bellissimo, senza camorra, senza problemi di rapine, con gente attenta alla raccolta differenziata. Un mese fa Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, paesino del Cilento a circa trenta chilometri da Castellabete è stato ucciso dalla camorra.