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Gorbaciof Anno: 2010 Regista: Stefano Incerti; Autore Recensione: Roberto Matteucci Provenienza: Italia; Data inserimento nel database: 06-09-2010
Gorbaciof parla poco.
Mi Yang vienene dalla Cina e parla solo cinese.
Sono proprio una bella coppia.
Gorbaciof lavora nell’amministrazione di un carcere, ha il vizio del gioco e per pagare le perdite sottrae – temporaneamente - del denaro dalle casse del carcere.
Il giro però si deve interrompere e Gorbaciof deve risolvere un problema più grande di lui.
Nonostante i suoi problemi riesce ad innamorarsi della ragazza cinese.
E’ proprio con lei vuole creare il suo piccolo mondo per uscire dalla sua mediocrità, anche lui vuole una vita: vuole prendere l’aeroplano e fuggire con lei.
Gorbaciof non è Stefano Incerti, Gorbaciof è solo ed unicamente Toni Servillo.
Incerti è inutile.
Il film potrebbe dirigerlo chiunque.
Il problema del film subentra quando non veniamo il ghigno di Gorbaciof – scontroso impiegato del carcere – ma vediamo Servillo che fa Gorbaciof – scontroso impiegato del carcere.
Il suo ruolo è superiore a quello di un attore.
Qui l’attore non è un significante è tutto il film.
Questo da un grande beneficio alla storia, bella e tragica, ma meno alla pellicola nel suo complesso.
Gli applausi alla fine sono tanti, ma tutti per l’eroe.
Gli altri vanno nella sua scia inconsapevoli della incombente tragedia.
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