La
polizia incrimina, la legge assolve. Enzo Girolami Castellari. 1973. ITALIA-SPAGNA.
Attori: Franco Nero, Fernando
Rey, James Whitmore, Delia Boccardo, Silvano Tranquilli, Duilio Del Prete
Durata: 105’
Genova. Italia. 1973. Una grossa partita d’eroina
sparisce. A contendersela forse sono la banda capeggiata dal mafioso Cafiero e
quella de Il Libanese. Il commissario Belli dopo le prime indagini scopre però
che il tiro è più alto, che a gestire il traffico tra il capoluogo ligure e
Marsiglia sia qualcuno più potente ed intoccabile e chiede una mano proprio a
Cafiero. Quando l’organizzazione criminale elimina a sua volta prima Il
libanese, poi il commissario Scavino ed infine proprio la sua famiglia (la
figlia Anita e la sua nuova compagna) il commissario Belli decide di sferrare
un ultimo colpo alla delinquenza organizzata, scoprendo che a gestire tutto il
traffico di droga è in realtà l’industriale Griva.
Sostenuto poliziesco ligure dall’anima complottista (Belli
che s’immagina di essere ammazzato dalla malavita nel finale) e che punta il
dito sul rapporto tra società industriale e società criminale, senza rinunciare
ovviamente alla cronaca più recente che aveva trasformato proprio Genova in uno
dei principali crocevia del traffico d’eroina. Enzo G. Castellari è uno dei
registi migliori del genere ed infatti il film sente la sua mano dietro la
macchina da presa: due ottimi momenti si elevano su tutta la pellicola come
l’omicidio al campo da golf e quello del commissario Scavino, esaltati dall’uso
del rallenti ma anche dall’ottimo montaggio di Vincenzo Tomassi. Tra i
tentativi di politicizzare i ruoli dei protagonisti (il killer che si nasconde
tra gli operai ignari), non si nascondono soprattutto le ispirazioni
d’oltreoceano direttamente legate invece al prototipo del genere, Il braccio violento della legge (1971) di William Friedkin, evidenti non solo
nel tratteggio del personaggio di Fernando Rey (presente anche nella pellicola
americana) e nel legame con la malavita marsigliese. Ottime come sempre le musiche
Guido e Maurizio De Angelis. Anita, la figlia del commissario Belli, è
interpretata dalla figlia del regista, Stefania Castellari. Memorabile la frase
“La polizia è al servizio del cittadino,
ma di quale? Di quello che conta, che comanda o che paga?” con quest’ultima
parte della frase ripetuta ad eco sul montaggio delle immagini. Dignitoso,
nonostante l’interpretazione di Franco Nero non aggiunga niente ad un
protagonista (il commissario) solitamente portato sullo schermo con tutti i
suoi clichè. A tal proposito, proprio Franco Nero interpretò un personaggio
molto simile a quello del commissario Belli nel film Un detective (1969) di Romolo Guerrieri, lo zio di Enzo G.
Castellari [i]. Dopo
La polizia incrimina… (dove il
regista dovrebbe apparire con il cammeo dell’intervistatore al party) fu
girato, sempre a Genova, e sempre con Franco Nero nei panni del protagonista ed
Enzo G. Castellari dietro la macchina da presa, Il cittadino si ribella (1974), ennesima variazione del genere.
Bucci
Mario
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