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Demoni 3
Anno: 1990
Regista: Umberto Lenzi;
Autore Recensione: Mario Bucci
Provenienza: Italia;
Data inserimento nel database: 25-04-2005


Demoni 3

Demoni 3. Umberto Lenzi.  1990. ITALIA.

Attori: Keith Van Hoven, Sonia Curtis, Joe Balogh

Durata: 84’

 

 

Brasile. Un gruppo di ragazzi si ferma in una fazenda dopo che uno di loro ha assistito ad un rituale pagano, registrando l’audio su nastro magnetico, e dopo che ha ricevuto una collana con simbolo un serpente da uno stregone cieco. Una sera, sceso nei sotterranei della fazenda, il ragazzo scopre un vecchio cimitero di schiavi ed azionando il registratore sul quale aveva inciso le formule magiche, riporta in vita questi che, come degli zombi, massacrano i proprietari della fazenda, domestici compresi. Solo una giovane coppia scamperà ai mostri, ma la cultura pagana non verrà comunque debellata.

Una delle pellicole più brutte del regista e del genere, che prende ispirazione dai due più riusciti capitoli precedenti, Demoni (1985) e Demoni 2 … l’incubo ritorna (1986) entrambi diretti da Lamberto Bava (ma scritti in fase di stesura della sceneggiatura anche da Dario Argento e Dardano Sacchetti), ma senza che a questi sia possibile collegare questo terzo episodio. Se infatti la volontà degli autori dei primi episodi era quella di collegare cinema e realtà horror nella stessa opera, in questa diretta da Lenzi non vi è nessuna pretesa metacinematografica ma solo la necessità di portare a casa un lavoro che in realtà non uscì mai nelle sale e che fu utilizzato solo per il mercato delle home video. Tante dunque le citazioni sulle quali si regge una sceneggiatura scialba e per giunta mal realizzata: Zombi 2 (1989) di Lucio Fulci (l’ambientazione esotica e lo scontro finale a suon di molotov), Poltergeist (1982) di Tobe Hooper (il cimitero sul quale è costruita la casa), La casa (1983) di Sam Raimi (la registrazione che riporta in vita i demoni) e Shining (1980) di Stanley Kubrick (la scontata scena della porta e dell’ascia). Strano a  dirsi, ma potrebbe aver influenzato Candyman – terrore dietro lo specchio (1992) di  Bernard Rose (anche se in realtà questa pellicola si è ispirata al racconto The forbidden di Clive Barker). Nonostante tutte queste citazioni, il film è davvero brutto, ai limiti dell’inguardabile, e per giunta male musicato da Franco Micalizzi.

 

 

Bucci Mario

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