Per ricercare nel database di NearDark, scrivete nel campo qui sopra una stringa di un titolo, di un autore, un paese di provenienza (in italiano; Gran Bretagna = UK, Stati Uniti = USA), un anno di produzione e premete il pulsante di invio.
È possibile accedere direttamente agli articoli più recenti, alle recensioni ipertestuali e alle schede sugli autori, per il momento escluse dal database. Per gli utenti Macintosh, è possibile anche scaricare un plug-in per Sherlock.
Visitate anche la sezione dedicata all'Africa!
Il
cacciatore di squali. Enzo
Girolami Castellari. 1979.
ITALIA.
Attori: Franco Nero, Werner
Pochat, Mark Forrest, Mirta Millar, Jorge Like, Enio Girolami
Durata: 95’
Solitamente mi dilungo anche un po’ su alcune pellicole
pensate, prodotte e stampate per il secondo circuito cinematografico,
considerando il primo quello cosiddetto di serie A... ma per Il cacciatore di squali non riesco
proprio a trovare parole (perdere tempo)…salverei solamente Franco Nero, perché è davvero stracult il look scelto
per l’occasione, un misto tra eremita e hippy dei Caraibi, e soprattutto
l’inizio del film, costruito in maniera perfetta ma assolutamente ridicolizzato
sia da Franco Nero, per l’appunto, che dal soggetto stesso del film. Sì perché
non c’è mai un vero pretesto per quello che alla fine è uno scanna squali, un
silenzioso e solitario cacciatore che ingaggia lotte corpo a corpo con i re
degli oceani. C’è addirittura un’aggressione ad uno squalo fatta da un
paracadute! Oltre il fumetto, oltre il credibile (ma già Franco Nero non è
credibile con i capelli lunghi), oltre ogni eccesso di storie senza fondo mai
apparse sullo schermo, Il cacciatore di
squali rincorre il successo de Lo
squalo (1975) di Steven Spielberg cercando di sottrarre ed aggiungere
varianti che in realtà non servono altro che a raggiungere la fine del film. Se
non fosse che sento di dover segnalare le buone musiche di Guido e Maurizio De
Angelis (altra cosa da salvare del film), probabilmente non avrei proprio
nient’altro da dire… Stranamente il film funzionò benissimo e fu bloccato in
America dalla casa di produzione Universal con l’accusa di plagio [i].
Rimane uno dei passi falsi del regista, l’ennesimo dell’attore.