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Lorna
Anno: 1964
Regista: Russ Meyer;
Autore Recensione: Mario Bucci
Provenienza: U.S.A.;
Data inserimento nel database: 12-11-2004


La grande guerra

Lorna. Russ Meyer. 1964. USA.

Attori: Lorna Maitland, Mark Bradley, James Rucker, Hal Hopper, Althea Currier, Fred Owens

Durata: 79’

 

 

Un camera car frontale si ferma su una deserta strada dove un uomo predica la disperazione e lascia che il viaggio dello spettatore prosegua senza speranze. Luther e Jonah, una coppia di lavoratori, incontra una donna ubriaca e decidono entrambi di seguirla. Luther, il più audace, entra in casa di quella e dopo essere stato rifiutato dalla donna l’aggredisce picchiandola. Titoli. La bella e procace Lorna riflette sulla relazione con Jimmy, il suo uomo. Trascorso quasi un anno dal loro matrimonio, la donna riconosce che questo non l’ama più come una volta, troppo preso dai problemi con il lavoro, e si sente sessualmente insoddisfatta. Lorna sogna Hollywood e la bella vita, i piaceri ed il gusto, lontani da quel buco di casa che li sta inghiottendo. Una sirena suona la fuga di un uomo dal carcere. Luther e Jonah vanno a casa di Jimmy, che lavora con loro, ed i due si divertono a prenderlo in giro sul fatto che non riesce a soddisfarla. Poco dopo che Jimmy si è recato a lavoro, l’evaso colpisce un pescatore al quale sottrae gli abiti mentre Lorna si reca non poco distante per bagnarsi nelle acque del fiume. I due s’incontrano e l’uomo la possiede violentandola. L’episodio risveglia la passione di lei. A lavoro nel frattempo, i due colleghi di Jimmy continuano a prenderlo in giro. Lorna porta l’evaso in casa sua e gli procura il pranzo ed una bottiglia di wisky. Nella miniera di sale dove lavorano, Luther e Jimmy arrivano alle mani dopo le continue prese in giro del primo. I due si chiariscono e terminato l’orario di lavoro tornano verso casa di Jimmy. L’evaso lo attende con un’accetta nell’ingresso della cucina, mentre Lorna si intrattiene a parlare con Luther circa i segni che entrambi portano sul viso. Ascoltate le motivazioni del litigio, Lorna si ricrede sul marito, ma intanto tra l’evaso è Jimmy è cominciata una lunga lotta nella quale la stessa moglie s’intromette. La tragedia si consuma con la morte di Lorna e dell’evaso, avvenuta in maniera fortuita. “Non fate agli altri quello che non volete sia fatto a voi” conclude in p.p. il predicatore.

L’amore e la disperazione al tempo della Grande Depressione negli Stati Uniti del sud. Una delle primissime pellicole di questo regista atipico, tra l’ingenuo e il genio, ancora lontano dalle follie parodistiche e caricaturali che realizzerà una decina d’anni più tardi. Storia disperata di un amore che il sistema come quello americano soffoca nella passione, nella qualità dei rapporti e dell’amore fisico. Sesso che non soddisfa e violenza che supplisce, i motivi caldi del cinema di Russ Meyer hanno un’origine economico-sociale, ma man mano verrà dimenticata per essere surrogata dagli ambienti che circonderanno le prossime follie del regista. Senso precario dell’esistenza, ma precarietà anche del matrimonio di fronte all’insoddisfazione dell’appetito: Lorna sostituisce il marito con l’evaso nell’oggetto delle sue attenzioni coniugali oltre che sessuali (la differenza tra quello che cucina per Jimmy e quello per l’evaso). Per la sceneggiatura, il regista si disse vagamente ispirato ai romanzi di Erskine Caldwell e all’italiano “Riso amaro” [i]. Assolutamente geniale il frammento della morte nel duello finale. Attori non da scuola rendono la pellicola meno intelligibile per le potenzialità che invece nasconde. Il bagno nel fiume di Lorna Maitland ricorda le celebri immagini di Marilyn Monroe nella piscina: la somiglianza fisica è notevole. L’uso del predicatore come commentatore (il coro greco della tragedia classica) qui diventa già caratteristica di tutta la produzione del regista. La colonna sonora infine, composta da James Griffith e Hal Hopper è divisa per temi, uno per ogni personaggio [ii].

 

Bucci Mario

[email protected]

 



[i] Scandalo al cinema vol. 1. allegato del mensile cinematografico Ciak. Mondadori

[ii] Paolo Mereghetti. Dizionario dei film 2000. Baldini & Castoldi