America
1929 - Sterminateli senza pietà. Martin Scorsese. 1972. USA.
Attori: Barbara Hershey, David
Carradine, Bernie Casey, John Carradine
Durata: 97’
Titolo
originale: Boxcar
Bertha
Stati Uniti del sud. 1929. La grande Depressione. La bella
Bertha Thompson perde il padre in un incidente con un piccolo aereo mentre
quello era impegnato a disinfestare un campo coltivabile. Diventa così una
vagabonda e perde la sua verginità in un treno con Big Bill Shelly, un
lavoratore che si avvicina al sindacato. Lasciata dall’uomo conosce Rake
Brown, un ebreo di New York che di professione fa il bar e si mette con lui
organizzando piccole truffe. Scoperto l’uomo ad un tavolo da poker, Berta è
costretta ad uccidere un avvocato. I due si mettono in fuga e su un vagone ritrovano
Bill, ormai sindacalista convinto. Giunti in una grossa città sono scoperti
dalla polizia che li arresta tutti tranne Bertha che invece riesce a fuggire.
In cella Bill ritrova un vecchio amico di colore e questo diventa il pretesto
per lo sceriffo per farlo massacrare dai suoi uomini. Bill reagisce ed alcuni
dei detenuti sono massacrati a colpi di fucile. Condannati ai lavori forzati,
Bill, Rake ed il ragazzo di colore sono fatti evadere proprio da Bertha. I
quattro decidono di rimettersi in marcia prendendo un altro treno che scoprono
carico di dollari e che ovviamente ripuliscono. Vanno a vivere in una casa
abbandonata ma Bill non sembra portato per questa vita e vorrebbe tornare dai
compagni sindacalisti che invece, lette le notizie sui giornali, sono costretti
a respingerlo. Deluso, Bill decide allora di continuare a fare il delinquente,
facendo in modo però che il sindacato possa guadagnarci, rapinando cioè le
poste e facendo aumentare la busta paga dei lavoratori della ferrovia. Una sera
ne approfittano anche per rapinare la casa del proprietario della ferrovia,
nella quale si sta tenendo una ricca festa con invitati. Il sogno di Bill però
non è ancora realizzato, egli vorrebbe difatti distruggere la ferrovia, e
decide così di rapire proprietario e chiedere un ricco riscatto. Purtroppo
cadono in una trappola nella quale Rake è ucciso. Berta riesce a fuggire ed
arriva a Washington dove per sopravvivere è costretta a prostituirsi. Una sera
riconosce la musica del ragazzo di colore e da lui si fa portare dove Bill si
nasconde dopo essere evaso. Qui però sono raggiunti dagli esecutori che dopo
averli massacrati di botte crocifiggono Bill alla parete di un vagone. Il
ragazzo di colore vendica Bill uccidendo gli uomini del proprietario della
ferrovia a colpi di fucile. Il treno riparte con il corpo di Bill ancora appeso
e Berta che lo insegue.
Seconda pellicola ufficiale del regista italo americano,
dopo Chi sta bussando alla mia porta? (1969), e prodotta da Roger Corman
(dalla quale factory usciva il regista) che guarda al Clan dei Baker
(1970) di Roger Corman e strizza l’occhio a Gangster Story (1967) di
Arthur Penn e a La grande rapina al treno (1903) di Edwin S. Porter,
ovviamente. Più particolarmente America 1929 è ispirato al romanzo
autobiografico, Boxcar Bertha, scritto proprio da Bertha Thompson: la
storia di tre hobos (una donna, un sindacalista comunista ed un nero) ed
un baro, quattro uomini che arrancano in un sistema economico che non regge
più, quattro vite che non riescono a sottrarsi al giogo della delinquenza ed
alla deriva sociale. America 1929 è un film quindi che, attraverso il
genere gangster, apre lo sguardo ad un più ampio panorama sociale senza
mai essere didascalico o manieristico, e affronta il problema della
disoccupazione e del ricatto dell’autorità e del lavoro senza mezzi termini.
Già in questa pellicola sono presenti i principali caratteri del cinema di
Scorsese: personaggi marginali, rapporto tra il danaro ed il gioco d’azzardo,
spirale della violenza (la morte di Rake), insufficienza del paese di fronte
all’accoglienza (Bertha a Washington), sesso e religione, maccartismo e
sindacalismo, differenze culturali (Berta nel locale per uomini di colore).
Momenti forti si alternano a brevi giochi umoristici (seduti\in piedi; colloquio
tra il sociologo e Bertha) trasportando così lo spettatore man mano sempre più
all’interno di un dramma, di una storia triste dall’epilogo macabro. Non ancora
maturo nell’intera rappresentazione (alcuni passaggi da una scena all’altra
sembrano un po’ slegati) è percepibile però già il gusto visivo del regista
accennato da brevi carrelli che avvolgono i personaggi (la cena a casa del
proprietario della ferrovia) ed inquadrature plastiche, forse ancora troppo
legate al linguaggio visivo cormaniano. Fece scandalo la notizia che David
Carradine e Barbara Hershey fecero davvero l’amore durante le riprese [i].
Da questa pellicola potrebbero aver tratto ispirazione i fratelli Cohen per
realizzare la commedia Fratello dove sei? (2000).
Bucci Mario
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