Nude
per l’assassino. Andrea Bianchi. 1975. ITALIA.
Attori: Edwige Fenech, Nino
Castelnuovo, Femi Benussi, Solvi Stubing, Franco Diogene, Amanda (Giuliana
Cecchini)
Durata: 97’
L’atelier Albatros è preso
di mira da un assassino. Una ad una miete le sue vittime a colpi di coltello,
riuscendo a tenere nascosto il viso con un casco da motociclista. Giovani
fotomodelle, fotografi e proprietari dello studio muoiono mentre Carlo Gunter,
un fotografo dongiovanni che lavora presso l’atelier, e la sua assistente Magda
Cortis, s’improvvisano detectives. Sarà proprio Carl a porre fine alla scia di
delitti fermando la sorella di una giovane modella, legata all’agenzia
Albatros, impazzita dopo la sua morte avvenuta a causa di complicazioni durante
un aborto.
Sceneggiatura discreta,
con qualche ovvio buco qua e là, con un grande inizio in sala ginecologica ma
con un pretesto ambiguo (forse ridicolo) come l’aborto. Andrea Bianchi, un
regista che solitamente i maggiori dizionari del cinema italiano ignorano,
dirige questa volta un film, del quale ha scritto anche il soggetto, che ancora
oggi si lascia vedere senza troppo annoiare nonostante qualche nudo di troppo
ed un finale impensabile (e quindi improponibile). Colpi di scena telefonati
che ricalcano l’atmosfera alla Dario Argento, senza però mai coglierne la
forza. Se c’è qualcosa veramente da salvare in questo film è l’ambiente torbido
che ogni tanto emerge del mondo della moda, fatto di scambi, padronanze
sessuali, ricatti e smania di arrivare. Qualche spunto sicuramente è di lontana
origine come Sei donne per l’assassino (1964) di Mario Bava, al quale
anche il titolo sembra rimandare, ma soprattutto l’ambientazione in un atelier.
Ultimo thriller erotico per l’attrice Edwige Fenech, prossima ormai a passare
definitivamente alla commedia sexy (la scena conclusiva, a questo proposito, è
più che sincera: Carlo si offre di sodomizzare Magda per evitare che rimanga
incinta (?!)).
Bucci Mario
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