Le
avventure del ragazzo del palo elettrico. Shinya Tsukamoto. 1987. GIAPPONE.
Attori: Naruaki Senba, Tomoro
Taguchi, Shin Kanaoka.
Durata: 45’
Titolo
originale:
Denchu kozo no boken
Giappone. Uno studente convive
con una deformità: ha un palo elettrico che gli sbuca dalla schiena. Un giorno
è aggredito da tre ragazzi, ma l’intervento di Momo, una studentessa, lo libera
dalle offese. Hikari, questo il nome del ragazzo, per sdebitarsi le offre la
sua macchina del tempo e per dimostrazione l’accende, ma finisce trasportato
nel tempo. Si ritrova in una strada, venticinque anni dopo, proprio nel momento
in cui una professoressa sta per essere aggredita da tre vampiri Shinegumi.
Hikari riesce, involontariamente, a salvarla, e questa le racconta che da
quando sono spuntati i vampiri, il mondo vive nelle tenebre e che loro creano
questa situazione con l’uso di bombe Adam junior, che oscurano il sole. La
professoressa convince Hikari a prepararsi per combattere contro i vampiri
Shinegumi, indaffarati a preparare una nuova bomba, la Adam special, con una
macchina che si nutre del corpo di una ragazza, Eva, non ancora donna. Hikari e
la professoressa raggiungono il covo dei vampiri, ma soccombono e così i due
devono fuggire inseguiti da una coppia di Shinegumi. Un terzo invece, rimane
nella stanza e violenta Eva. Quando gli altri due vampiri tornano
nell’appartamento, trovano che Eva, la ragazza nella macchina, perde sangue e
scoprono che ha avuto un rapporto sessuale prima ancora di essere diventata
abbastanza matura. Nel frattempo a casa della professoressa ferita, appare un
altro ragazzo con un palo elettrico nella schiena che, viaggiando nel tempo,
aveva il compito di trovare Hikari e spiegargli il ruolo che aveva, quello cioè
di sconfiggere le tenebre. Eva intanto è diventata un mostro metà umano e metà
macchina, e quando i due tornano a combattere, questa uccide la professoressa e
copre il cielo di tenebre. Il dolore di Hikari fa risplendere la luce della
lampadina collegata al suo palo elettrico e così sconfigge i vampiri
consegnando di nuovo la luce al mondo. Conosce all’ultimo momento sua figlia e
scopre che l’aveva avuta con la professoressa, in realtà Momo. La macchina del
tempo lo riporta però ancora una volta dove la storia era cominciata.
Secondo mediometraggio del
regista giapponese, e prove generali per quello che è definito come il suo
capolavoro Tetsuo (1989). Girato con una 8mm ed una tecnica
assolutamente nuova (uso d’intere sequenze velocizzate ma costruite con
frammenti di carrelli, primi piani, dettagli), Le avventure… è senza
dubbio un progetto underground, realizzato a basso costo ma con un’inventiva e
fantasia superbe. Con chiarissimi riferimenti, scenografici e dei costumi, al
post industriale ed alle mutazioni dei corpi, la pellicola ha come punti di
riferimento principali la sessualità, il tempo (“Dobbiamo far continuare la
storia” “La storia si ripete”) e le macchine. Costruito come se
fosse un lungo videoclip (o videogioco, visto che alla fine dei titoli di coda
compare la scritta “Game over”), il lavoro sembra riprendere, con
qualche accenno a quello che per noi europei è platonico, l’immagine del
guardiano del faro, il ragazzo con il palo elettrico, che ha il compito di
illuminare la fine di un’epoca per facilitare l’ingresso in un'altra. Nel
personaggio di Hikari non possono non vedersi le aspirazioni personali di un
autore comunque completo, e che è in grado di curarsi, quasi spesso nelle sue
pellicole, di sceneggiatura, regia, fotografia, scenografia, effetti speciali e
montaggio.
Bucci Mario
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