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Robin e Marian - Robin and Marian
Anno: 1976
Regista: Richard Lester;
Autore Recensione: Mario Bucci
Provenienza: Gran Bretagna;
Data inserimento nel database: 04-12-2003


La grande guerra

Robin e Marian. Richard Lester. 1976. GB.

Attori: Sean Connery, Audrey Hepburn, Robert Shaw, Richard Harris, Nicol Williamson, Denholm Elliott, Ian Holm.

Durata: 112’

Titolo originale: Robin and Marian

 

 

Francia. Un gruppo di cavalieri comandato da Robin Hood e dal suo fedele amico John, entrambi agli ordini del re, si rifiuta di mettere sotto assedio un castello diroccato. Riccardo Cuor di leone decide allora di farli incarcerare entrambi ma, ferito proprio in quell’occasione, li fa nuovamente liberare in punto di morte. Il regno passa nelle mani del fratello Giovanni Senzaterra e Robin e John decidono allora di tornare nella loro Inghilterra. Nella sua foresta di Sherwood ritrova, della vecchia compagnia che non vedeva da oltre vent’anni, da quando cioè aveva partecipato alle crociate, solo Will e Tak. Il popolo dell’intero paese è tenuto in stato di fame sempre dallo sceriffo di Nottingham. Gli amici conducono Robin ad un’abbazia dove egli scopre che Marian, sua ex fidanzata, si è fatta prima monaca e poi è diventata badessa. Giunge, proprio quel giorno, lo sceriffo con l’ordine del nuovo re protestante di cacciare tutti i rappresentanti della Chiesa. Robin riesce a sottrarre Marian alla legge e la porta con sé nella foresta. La mattina dopo il gruppo fa ritorno all’abbazia e scopre che tutte le monache sono state sequestrate dallo sceriffo. Robin e John allora, travestiti da mercanti, riescono ad entrare a Nottingham ma cadono nella trappola dello sceriffo. Uccidendo alcune guardie riescono ad evadere dalla fortezza ed a portare in salvo le altre monache. Serrano si lancia all’inseguimento del gruppo ma è sconfitto nella foresta ed un gruppo di contadini vanno da Robin Hood per formare un esercito di rivoltosi contro il nuovo re. Marian abbandona i voti e dopo ventenni i due ex amanti s’incontrano nuovamente. Serrano nel frattempo ottiene dal re un supplemento uomini per il proprio esercito che poi, guidato dallo sceriffo, si accampa nella radura vicino alla foresta di Sherwood attendendo che Robin ed i suoi rivoluzionari si espongano. Dopo un paio di giorni d’attesa, Robin propone uno scontro uno contro uno con lo sceriffo e chi vince abbandonerà il campo. Robin sconfigge l’avversario ma l’esercito di Serrano attacca ugualmente costringendo John e Marian a prendere il corpo ferito di Robin e trasportarlo nell’abbazia. Qui Marian decide di avvelenare entrambi.

La pellicola incomincia con tre mele che diventano marce nell’istante di un fotogramma ed una croce che in realtà è un a spada. È evidente la voglia che ha il regista di rivisitare il mito di Robin Hood in chiave a volte critica a volte ironica. Contrario ai fanatismi religiosi, Richard Lester mette in scena, con la storia di Robin Hood e Marian invecchiati di parecchi anni, un’avventura sentimentale che è anche una sorta d’ironica lettura della crisi al tempo stesso di miti ed ideologie, religiose ed autoritarie. Mancano gli eroismi facili, la violenza e tutta una serie di momenti cavallereschi che sono recuperati nel gesto finale, drammatico, di Marian. Scenografie di cartone e armi di plastica rendono ancora più comprensibile questa chiave di lettura della pellicola. Scontata la differenza tra una Francia desolata ed una Gran Bretagna rigogliosa di verde, per una pellicola di produzione inglese (Lester è uno dei pochi registi americani ad aver lavorato quasi sempre in Gran Bretagna). Sceneggiatura di James Goldman per una pellicola ben diretta, con un grande cast, ma che soffre i suoi anni.

 

 

Bucci Mario

[email protected]