NearDark - Database di recensioni

NearDark - Database di recensioni

Africa

Godard Tracker


Tutte le
Rubriche

Chi siamo


NearDark
database di recensioni
Parole chiave:

Per ricercare nel database di NearDark, scrivete nel campo qui sopra una stringa di un titolo, di un autore, un paese di provenienza (in italiano; Gran Bretagna = UK, Stati Uniti = USA), un anno di produzione e premete il pulsante di invio.
È possibile accedere direttamente agli articoli più recenti, alle recensioni ipertestuali e alle schede sugli autori, per il momento escluse dal database. Per gli utenti Macintosh, è possibile anche scaricare un plug-in per Sherlock.
Visitate anche la sezione dedicata all'Africa!


Napoli violenta
Anno: 1976
Regista: Umberto Lenzi;
Autore Recensione: Mario Bucci
Provenienza: Italia;
Data inserimento nel database: 04-12-2003


La grande guerra

Napoli violenta. Umberto Lenzi. 1976. ITALIA.

Attori: Maurizio Merli, John Saxon, Barry Sullivan, Elio Zamuto, Guido Alberti, Grazia Maria Spina

Durata: 95’

 

 

Il commissario Betti, appena trasferito a Napoli, subito si mette all’opera per farsi conoscere. I suoi metodi sono famosi nel corpo di polizia ma presto anche la malavita locale conoscerà il suo modo di procedere. Subito alle prese con una violenza sessuale, man mano si addentra nel circolo della malavita alla quale fa capo O’ Generale, un anziano camorrista che attraverso il racket tiene in stato di terrore diversi negozianti. C’è anche un delinquente agli arresti domiciliari che continua a commettere rapine e c’è Capuano, un personaggio dai loschi traffici che si sta mettendo contro O’ Generale. Sarà naturalmente il commissario Betti a risolvere la maggior parte dei problemi criminali di Napoli.

Ennesima variazione del tema, nemmeno tanto male anche se Maurizio Merli prende troppo sul serio la parte (incredibile che nell’inseguimento sulla funicolare non usa la controfigura!) mentre si sente l’assenza di Tomas Milian. Lenzi sembra stia perdendo per strada il genere (che pur rimane un poliziesco alla sua maniera) e punta meno sulla tensione e preferisce spingere un po’ di più sull’aspetto sanguinoso delle violenze (maggiore ferocia negli omicidi, come ad esempio l’esecuzione di un poliziotto garagista che è ucciso da O’ Generale con una palla da bowling sulla testa) ed ancora di più sulla denuncia alla violenza metropolitana e sull’unica soluzione possibile attraverso le maniere forti. Grandiose sequenze sono le due corse in motocicletta del sorvegliato speciale per mettere in tempo la firma al commissariato (i fotogrammi sono mandati ad un’efficace ma ridicola velocità); geniali sono tutti gli incontri tra il commissario Betti ed i suoi infiltrati (sembrano tutti scontri occasionali in piena città) e tanta omertà che contraddistingue Napoli dalle altre metropoli nelle quali Lenzi ha lavorato. Musiche di Franco Micalizzi, funk che riprende anche i temi classici napoletani; sceneggiatura con qualche idea diversa di Vincenzo Mannino e canzone finale dei Bulldog A man before your time scritta da Lenzi, Valli e Micalizzi. A Napoli, all’uscita nelle sale, la polizia dovette intervenire per contenere il pubblico (Il Mereghetti – scheda del film)

   

 

Bucci Mario

        [email protected]