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Malena
Anno: 2000
Regista: Giuseppe Tornatore;
Autore Recensione: Sergio Sasso
Provenienza: Italia/ USA;
Data inserimento nel database: 12-11-2000


Malèna (Paura e Desiderio nel cinema di Tornatore)

L’Italia in guerra (la Storia Fascista) e la Donna in Sicilia (Antropologia e Geografia nel Meridione).Paura e Desiderio colti attraverso lo sguardo di un adolescente in bicicletta( l’occhio innocente ma perturbante della macchina cinematografica).

Queste coordinate spazio-temporali costituiscono la mappa che definisce le intenzioni/intuizioni di Tornatore.

Mai come in questo film il regista siciliano (che , come si può evincere dalla sua filmografia ,è sempre mosso, forse di qui la splendida e perenne oscillazione dei suoi amati piani-sequenza, dalla paura di essere vittima di una eccessiva territorializzazione della sua poetica e dal contrastante desiderio di deterritorializzare il suo immaginario tramite la memoria cinematografica collettiva) si lascia tentare dall’erotismo, dalla seduzione e dalla sensualità della pell(e)icola al punto di masturbarsi con essa (un vero e proprio atto d’amore che si concreta nella espressione della carnalità della Bellucci in tutte le sue "forme" ).

Può sembrare un paradosso ma forse in questo divertente/divertito desiderio onanistico di Renato (che però vive con la paura di essere rivelato/svelato) si riassume (nel bene e nel male) il cinema di G. Tornatore.

Tornatore ama il cinema (Leone, Germi, Fellini sembrano essere i suoi punti di riferimento, forse stilisticamente i registi meno " italiani" del panorama nostrano ) e spesso è ricambiato (con sommo piacere/dispiacere dello spettatore ).

Come tutto questo può tradursi anche in un manifesto visivo e politico contemporaneo?

Il Fascismo rappresenta la paura di svelare la cattiva coscienza di una Italia perbenista e violenta e il desiderio di affermazione ed onnipotenza della classe borghese (nel film il militare in carriera, il medico dentista, l’avvocato , il consigliere gerarca che, purtroppo non sufficientemente caratterizzati, rischiano di cedere ad uno stereotipato bozzettismo di maniera ).

La Donna meridionale (moglie/amante, santa/puttana, bruna/bionda ) è vittima designata e proiezione( totem-paura e desiderio-feticcio) di una società ipocrita fondata su ancestrali valori maschili/isti.

In conclusione Malèna (superfluo, forse, soffermarsi sul fascino sottile e perverso di questo nome che richiama anche semanticamente sentimenti come Male/Malìa) non è il miglior film di Tornatore ma certamente è uno dei suoi più rappresentativi.