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Under Suspicion Anno: 2000 Regista: Stephen Hopkins; Autore Recensione: Federica Arnolfo Provenienza: USA; Data inserimento nel database: 13-06-2000
Untitled Document
Under Suspicion
Di Stephen Hopkins
Con Morgan Freeman (Victor Benezet), Gene Hackman (Henry Hearst), Monica Bellucci
(Chantal Hearst).
San Juan, Portorico.
Un poliziotto indaga sulla morte di due bambine ed interroga il sospetto principale
(uno degli uomini più ricchi dell'isola) mentre fuori impazza la festa
di San Sebastian.
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A volte può essere un bene non aver visto un film, specialmente
se ci si trova a valutare il suo remake. Si riesce probabilmente a vedere
le cose in modo più distaccato, meno coinvolto.
Certo è che Under Suspicion, remake di Guardato a vista,
noir francese del 1981, può vantare la firma, tra gli sceneggiatori,
di colui che di Guardato a vista fu il regista: Claude Miller.
Ma Under Suspicion non è tanto, o non soltanto, un noir:
è un arena di battaglia per anime tra loro le più diverse
e competitive, è una analisi raffinata della personalità
che si esprime attraverso la negazione, la menzogna, l'impossibilità
di confessare l'inconfessabile. Il fine giallista troverà pane
per i suoi denti, tanto è accurato il tratteggio del "colpevole"
(e si ritroverà spesso a chiedersi cosa non torna e perché).
E mentre due uomini diversissimi (o tanto diversi da essere uguali?) si
affrontano a viso aperto, dietro le quinte si consuma un confronto pericolosissimo,
che non potrà fare a meno di pretendere il suo tributo, alla fine.
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Stephen Hopkins (già regista di pellicole quantomeno discutibili come
Lost in Space) sembra cavarsela discretamente con la macchina da presa,
inventando intriganti flash back in cui interrogato ed interrogante ripercorrono
i momenti salienti dei delitti (collocandoli fisicamente entrambi nella scena)
e regalandoci delle riprese in notturna dell'isola di straordinaria bellezza.
Purtroppo non mancano nella sceneggiatura momenti decisamente fiacchi e personaggi
assai poco risolti (come quello del vice di Morgan Freeman, odiosa ed insignificante
macchietta del tutto inutile alla economia della storia), e alla curiosità
spesso finisce per accompagnarsi la noia. Ma nel complesso il film ci sembra
riuscito: parere di una giallista che non ha visto l'originale.
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