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eXistenZ
Anno: 1998
Regista: David Cronenberg;
Autore Recensione: Andrea Caramanna
Provenienza: Canada;
Data inserimento nel database: 15-02-2000


eXistenZ

eXistenZ
Regia: David Cronenberg
Sceneggiatura: David Cronenberg
Fotografia: Peter Suschitzky
Interpreti: Jennifer Jason Leigh, Jude Law, Ian Holm, Willem Dafoe
Produzione: Andras Kamori, David Cronenberg
Origine: Canada, 1999, 98 min.

Coerente al percorso delle sue ossessioni, David Cronenberg firma quest'ennesimo capitolo di cinema della perversione. Pervertire nel senso etimologico della parola: "sconvolgere", o meglio "volgere al di là". Questo nuovo sentire assume la connotazione di altra vita, nel suo illusorio superamento dell'al di qua reale, proponendosi come liberazione dal mondo vero a favore di un mondo fittizio, ma più libero giacché l'individuo può vivere e godere continuamente sotto la stimolazione del virtuale.
Le immagini di Cronenberg sono già votate, immolate alla ricerca di un Altrove, dimensioni aliene che occupano lo spazio fisico dei nostri stessi corpi: dalle profondità insondabili dei sistemi neurali, le circonvoluzioni della corteccia cerebrale (Scanners, Il pasto Nudo, La Zona Morta), ai recessi intimi dell'organismo e le sue mutazioni (Il demone sotto la pelle, La mosca), alle deformanti fusioni tra uomo e dispositivi tecnologici (Crash). Cronenberg descrive nuove percezioni sensoriali e la realtà virtuale si rivela come altro mondo, che è già nell'immagine filmica altra porzione dell'Universo scomponibile e raddoppiabile all'infinito.
eXistenZ (le due lettere maiuscole potrebbero essere il suggerimento a spostare la posizione di alcune variabili fisiche: x, z) catapulta lo spettatore nel mondo del videogame "traScendeZ", assonanza col titolo stesso del film. La neosacerdotessa Allegra Geller, inventrice del gioco, introduce il neofita Ted Pikul e, allo stesso tempo, il pubblico. Il game-pod, una sorta di playstation biologico, composto dal miscuglio di organismi anfibi mutanti e DNA sintetico, si collega con un cavo simile al cordone ombelicale umano, direttamente alla spina dorsale del giocatore. La penetrazione piacevole, assolutamente erotica del nuovo sfintere, del buco (come nell'iniezione di eroina), apre le porte a esaltanti esperienze del reale, affatto sconosciute. Nel gioco virtuale, scandito quasi dalla sceneggiatura del film, il giocatore assume inconsueti ruoli e in base a questi il gioco va avanti. Cronenberg materializza l'inquietudine insita nella dissociazione tra mente e corpo. Durante il gioco il corpo se ne sta tranquillo a dormire, ma quando si risveglia la percezione del giocatore è totalmente cambiata. Se, infatti, le "false" percezioni nel gioco erano considerate del tutto simili a quelle "vere", quando si ritorna nella realtà anche le percezioni "vere" possono essere scambiate per "false". In questo cortocircuito tra mondo reale e virtuale non c'è via d'uscita. Per filmare questo corto circuito Cronenberg non usa dispositivi particolari che segnalino il passaggio dal mondo virtuale alla realtà, utilizza dei semplici stacchi.
Scopriamo che i cosiddetti mondi paralleli, perfettamente uguali tra loro dunque indistinguibili, sono collegati, che alcuni virus possono pericolosamente diffondersi, come su internet che consente la facile diffusione di spore velenose che fanno ammalare i programmi informatici.
Oltre che saggio filosofico, riflessione illuminata sui territori ignoti dell'organismo, eXistenZ denuncia gli imperi economici dell'immaginario, le multinazionali produttrici di sogni, il cui compito futuro appare quello di risolvere la fame di entertainment/divertimento dei consumatori, lo sviluppo di nuovi videogame sempre più "reali", pervasivi e coinvolgenti.