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Holy Smoke
Anno: 1999
Regista: Jane Campion;
Autore Recensione: Federica Arnolfo
Provenienza: Australia;
Data inserimento nel database: 05-09-1999


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Holy Smoke
Di Jane Campion
Con Kate Winslet, Harvey Keitel, Pam Grier, Sophie Lee

Affronta un tema molto delicato, l'ultimo film dell'australiana Jane Campion in concorso alla 56a Mostra del Cinema di Venezia: quello della spiritualità. Sceglie di affrontarlo, tuttavia, con un piglio scanzonato e leggero che forse, alla fine, risulta la scelta migliore. Protagonista è Ruth, adolescente in crisi religioso-esistenziale che crede di trovare la via il un guru indiano. Si confronterà con PJ, uomo di mezza età pagato per "ricondizionarla", cioè salvarla da quello che i genitori ipotizzano essersi trattato di un lavaggio del cervello. L'incontro tra due personalità così diverse, così fragili e allo stesso tempo così ostinate e non disposte a cedere nulla di sé all'altro sarà fondamentale per entrambi. La religione diviene così un pretesto, la molla attraverso cui interrogarsi nel profondo, capire l'altro per meglio vivere con sé stesso.
Sviluppato in modo intelligente e sensibile ed ambientato in un'Australia da cartolina (ma allo stesso tempo aspra dure ed implacabile, un po' come i due protagonisti), "Holy Smoke" non riesce, tuttavia, ad "elevarsi": rispetto ai temi che sviluppa, finisce per rimanere molto terra terra, dando forse troppo spazio alla fisicità e troppo poco allo spirito. E la conclusione cui sembra giungere la regista (è tutto fumo, alla fin fine, ciò che si spaccia per spirituale) non la condividiamo.

 

Conferenza stampa del film, presenti Jane Campion ,Anne Campion, Harvey Keitel, Kate Winslet

(domanda rivolta a Jane e Anne Campion): come avete collaborato alla stesura del film e come avete scelto gli attori?

Noi siamo molto vicine come età, per cui finiamo per avere una sensibilità comune per moltissime cose. Abbiamo discusso moltissimo tra di noi, durante la stesura del film, e i nostri diversi punti di vista sono stati motivo di arricchimento. Harvey Keitel lo abbiamo avuto in mente quasi dall'inizio, è stato per noi motivo di ispirazione. Kate invece ci era piaciuta molto in "Ragione e sentimento" e secondo noi è una bravissima attrice.

Quando sono stati scelti i brani inseriti nella colonna sonora?

Alcuni prima, alcuni durante la lavorazione del film, come nel caso della canzone della Morisette che canta Ruth.

(domanda rivolta a Jane Campion) Vuole dirci qualcosa a proposito del tema principale del film, la spiritualità?

La spiritualità è secondo me generata dalla curiosità sul mondo. Ho cercato di affrontare il tema da un punto di vista abbastanza ingenuo: Ruth è un'adolescente, l'idea di incontrare un guru la eccita, ma nello stesso tempo riesce a discutere dell'argomento in modo molto profondo e sentito. La religione in realtà è qualcosa che ci viene inculcato sin da bambini, quasi a livello di ipnosi: dopo può scattare la molla della elaborazione, come succede a Ruth. Mi è piaciuta molto l'idea di rappresentare la spiritualità come qualcosa parallela al rapporto d'amore tra un uomo ed una donna, dove comunque ci si mette in discussione e si deve accettare ciò che è diverso da sé.

(domanda rivolta a Kate Winslet e a Harvey Keitel) Come è stata l'esperienza di questo film, dal vostro punto di vista?

KW: Per me è stata una gran bella sfida. Dovevo rappresentare una ragazza molto diversa da me, più giovane, australiana, con una cultura lontanissima dalla mia. Ruth sembrerebbe non credere in nulla, è un personaggio difficile e scostante. Nello stesso tempo, tuttavia, non volevamo che risultasse troppo antipatica o cattiva.
HK: Quando si esplora un personaggio umano bisogna essere sinceri e veritieri. La scena in cui Kate mi fa indossare l'abito rosso è stata difficilissima, ci abbiamo messo 5 giorni per girarla. Difficile sia da un punto di vista strettamente fisico (fa molto freddo nel deserto di notte), sia interiore: il personaggio si sente molto vulnerabile, è in cerca della sua anima. E' parallela, forse, alla scena in cui il sari di Ruth prende fuoco.

(domanda rivolta a Kate Winslet) Ci sono delle analogie, secondo lei, tra il personaggio di Ruth e quello di Rose in "Titanic"?

Assolutamente no! Non potrei pensare a due personaggi più diversi!

(domanda rivolta a Jane Campion): Il film non risulta mai del tutto drammatico, ci sono molti momenti di comico...

E' una scelta ben precisa, quella di stemperare la tensione di quando in quando. Del resto, anche la vita è così, mescola momenti di alta drammaticità con altri estremamente comici.