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Kissed Anno: 1996 Regista: Lynne Stopkewich; Autore Recensione: Sonia Del Secco Provenienza: Canada; Data inserimento nel database: 27-01-1998
I1 film che ha fatto tanto scalpore a Cannes quest'anno
è passato anche Taormina. E con lui la sua
regista.
Trama: una bambina un po' cresciuta, Sandra, diventa donna
(di nuovo l'adolescenza!). La sua prima mestruazione ha
luogo durante uno strano rito che è intenta a
compiere insieme ad un'amica che proprio da quell'occasione
le sarà impedito incontrare in quanto sarebbe stata
introdotta da Sandra a partecipare ad un rituale
sabbatico.
Da questo momento di trapasso si giunge rapidamente a
"trapassi" altri, che nella vita della donna finiranno per
diventare fondamentali.
La bambina cresce e va a scuola dove si fa anatomia; in
laboratorio, il professore seziona una rana. Sandra sembra
apparentemente infastidita alla vista dell'animale
sezionato.La tranquillizza soltanto, il professore con la
frase apparentemente banale:"E' morta, non può
sentire il dolore".
Poi lei in camera che ricompone le interiora di un topolino
squartato.
Infine lei imbalsamatrice di cadaveri.
Ecco: la necrofilia. Sandra i cadaveri però non li
imbalsama soltanto, li possiede. E al momento del possesso
sostiene di sentire i loro spiriti tutti diversi. Sandra
sente gli spiriti di quei corpi senza vita, possiede i corpi
per sentirne lo spirito. Una luce bianchissima la avvolge al
momento dell'orgasmo e alla fine il morto sorride sempre
(merito dell'imbalsamazione o dell'amore che Sandra gli
avrebbe donato dopo il trapasso?) Poi Sandra va
all'Università per apprendere di più
sull'oggetto del suo desiderio e qui incontra Matt. Fa
l'amore con Matt che è inizialmente eccitato dalla
perversione confidatagli. Ma l'amore di Matt non sembra
infondere orgasmi spirituali e Sandra tornerà ai suoi
amplessi funebri.
E' una questione di spirito. "Si prendono la mia
energia"', spiega la donna a Matt che ascolta ora non
più eccitato ma curioso forse. "Quale spirito?" si
chiede.
Finale: Matt si impicca in un rituale che ha ancora del
satanico, come il primo come il secondo e come tutti gli
altri a seguire. La stanza è illuminata da candele,
il morto penzola dal soffitto . In voce off Sandra recita la
seguente frase "...Ma nel centro da allora vidi sempre
Matt".
Un film volutamente blasfemo che non parla secondo noi
dell'amore come la regista ha affermato, né dello
spirito. Non ce la sentiamo di dire che sia orribile, ma
certo un po' troppo "vuoto" di contenuti. A parte la
perversione della protagonista, non c'è altro: niente
sullo spirito, niente sull'amore, poco, davvero poco sulla
morte e sul suo contrario. Ci sembra piuttosto il classico
film scalpore che dà una grossa mano all'aspirante
regista sconosciuto. Bersaglio colpito, vista la
pubblicità che la Stopkevitch dice di aver ottenuto.
Voleva forse essere un film ironico, ma in sala non si
è riso mai... Ci dicono che i francesi hanno avuto
più humour di noi.
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