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Payback - La rivincita di Porter
Anno: 1999
Regista: Brian Helgeland;
Autore Recensione: Federica Arnolfo
Provenienza: USA;
Data inserimento nel database: 09-04-1999


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Payback
Di Brian Helgeland
Con Mel Gibson, Gregg Henry, Maria Bello

O, della serie, i film che non sarei mai andata a vedere se non mi ci avessero trascinato, "Payback" è la dimostrazione perfetta di quanto sia importante una buona sceneggiatura in un film. Qui non c'è una nota fuori posto (e non credo sia un caso che il regista, Brian Helgeland, sia lo sceneggiatore premio oscar per "L.A. Confidential"), tutto fila alla perfezione, il meccanismo funziona dalla prima all'ultima inquadratura.
Se ci si aggiunge una fotografia incredibilmente bella, freddissima, virata sul grigio e sull'azzurro (in alcune scene sembra quasi un film in b/n) tanto quanto i vestiti di Porter (signori, che eleganza!), un tono generale che passa dal malinconico al sarcastico (sinceramente, ho riso molto più qui che non guardando "Cose molto cattive") e che ancora una volta sembra ritagliato addosso al protagonista, e si finisce con lui, un Mel Gibson perfetto per questo ruolo (quasi un Robert Carlyle di oltre Oceano), tra lo sfigato e l'implacabile, il tenero e il maledetto, l'ossessionato (disposto a tutto pur di recuperare una somma ridicola) e l'uomo d'onore (non vuole un centesimo in più di quello che gli spetta), ne esce fuori uno dei film più godibili che mi sia capitato di vedere al cinema da un po' di tempo a questa parte. Nessuna sorpresa, nessun impegno sociale, nessun finale sconvolgente: solo un ottimo prodotto di un genere che non sempre risulta essere così esaurito o banalizzato come si tende a credere.