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Amici e vicini - Your friends and neighbors
Anno: 1998
Regista: Neil Labute;
Autore Recensione: Andrea Caramanna
Provenienza: USA;
Data inserimento nel database: 22-02-1999


Amici e vicini - Your Friends & Neighbors (1998)

Amici e vicini - Your Friends & Neighbors (1998) Regia e sceneggiatura: Neil LaBute; Fotografia: Nancy Schreiber; Interpreti: Amy Brenneman (Mary), Aaron Eckhart (Barry), Catherine Keener (Terri), Nastassja Kinski (Cheri), Jason Patric (Cary), Ben Stiller (Jerry) Prodotto da: Steve Golin

 

Il secondo film di Neil LaBute è una meticolosa analisi dei comportamenti sessuali di uomini e donne.

I risultati di detta analisi fanno emergere chiaramente le diversità tra genere femminile e maschile. Anche l'omosessualità è affrontata, come vedremo, secondo due ottiche diverse.

Conviene, innanzitutto estrapolare dalla trama le opposizioni principali tra i personaggi maschili e femminili.

Prima opposizione: Jerry e la sua attuale ragazza, Terry, hanno un rapporto problematico: Jerry, forse perché professore di teatro, ha la tendenza ad analizzare ogni azione, compreso l'atto sessuale con Terry, la quale non sopporta che si parli anche durante il coito, e preferisce l'assoluto silenzio.

Seconda opposizione: Barry e sua moglie Mary hanno anche loro problemi a letto. Barry non riesce ad eccitarsi e trova godimento soltanto nella masturbazione.

Antagonisti delle coppie sono due personaggi. Quello maschile di Cary, è apparentemente disinibito, racconta le decine di esperienze vissute, ma presto si scopre che il sesso è da lui vissuto come un arma, con la quale "punire" la vittima. Questa ed altre caratteristiche riveleranno una chiara omosessualità.

L'altro antagonista, è anch'esso omosessuale. Si tratta della gallerista Cheri, che al contrario di Cary vive tranquillamente la propria omosessualità, ed inizierà un rapporto con Terri.

Da questo primo esame si possono già fare alcune considerazioni.

Innanzitutto lo status di coppia appare perdente, in quanto centro di falsità e ipocrisie. In secondo luogo sono gli uomini a mettere in crisi i loro rapporti con le donne, perché incapaci di comunicare con sincerità le proprie emozioni, e,appaiono preoccupati esclusivamente dalle proprie prestazioni.

In terzo luogo le donne sono più sicure e vincenti in quanto affrontano direttamente il desiderio sessuale, cosicché i loro comportamenti non sono sottomessi a una falsa, ancorché rassicurante apparenza, apparenza di cui il genere maschile non riesce a liberarsi.

Una prima constatazione è che LaBute ribalta completamente il cliché che gli era stato subito affibbiato da alcuni critici con In the company of men, cliché di misoginia, poiché dimostra che i dialoghi del suo primo film così come quelli di Amici e vicini corrispondono soltanto ad una analisi dettagliata, che, come vediamo chiaramente, mette in una luce positiva proprio le donne che si riscattano del tutto, apparendo le unici portatrici di un sesso più libero e meno meschino.

Mi soffermo su questo punto, perché i due film hanno palesemente una chiave di lettura psicologica, e potrebbe essere divertente, registrare alcune reazioni critiche di sessi opposti, che indicano in modo incontrovertibile la caratteristica disturbante delle due opere, nonché una certa riluttanza a rilevare le caratteristiche della donna, forti e mature, così come si evincono direttamente dal film. In the company of men non piace alle donne, Amici e vicini non piace agli uomini...

Momento significativo della crisi maschile è la frase di Barry: "Nobody gives me more pleasure than me....Nobody makes me come like I do.

Il desiderio erotico maschile è condannato a non trovare soddisfazione, poiché nessuna donna è in grado di penetrare l'universo sessuale maschile, per un stato di principio, insormontabile, o forse perché annichilito dal proprio narcisismo. Non è allora un caso che le carriere degli uomini siano nient'altro che prestazioni, in vista di un obiettivo. Allo stesso modo il rapporto sessuale è solamente un atto meccanico, una prestazione la cui riuscita è in grado di dare un senso al proprio ego.

Per quanto riguarda la sceneggiatura mi trovo d'accordo con Roger Ebert di Sun times che ben esprime il talento di Labute, "who writes and directs, is an intriguing new talent. His emphasis is on writing: As a director, he is functional, straightforward and uncluttered. As a writer, he composes dialogue that can be funny, heartless and satirical, all at once. He doesn't insist on the funny moments, because they might distort the tone, but they're fine, as when the Keener character tells Kinski she's a writer--"if you read the sides of a tampon box.'' She writes ad copy, in other words. Later, in a store, Kinski reads the sides of a tampon box and asks, ``Did you write this?'' It's like she's picking up an author's latest volume in a bookstore, although in this case the medium is carefully chosen.

Una delle caratteristiche dei personaggi di LaBute è che appartengono ad una parte agiata della società, hanno un buon lavoro, abitano in case arredate con gusto, spesso moderno, frequentano ristoranti alla moda, hanno velleità artistiche o comunque si occupano di arte, oppure sono manager rampanti. La loro esteriorità, bella e normale, nasconde un'interiorità tumultuosa ed ambigua. Questi personaggi ci ricordano molto quelli di Lynch, di Twin Peaks, o quelli di alcuni film dei Coen (Fargo).

E anche gli ambienti esprimono il massimo della neutralità. Sempre interni: stanze da letto, ristoranti, palestre, saune, uffici, bookstore, ecc. Sono stati notati i numerosi riferimenti alla pittura di Francis Bacon e Edward Hopper e la citazione del Disprezzo di Godard; (la locandina del film è affissa ad una parete). Questi riferimenti non fanno che confermare il proposito da parte del regista di ricreare-rivivere la situazione ambigua o di frustrante indeterminatezza, sia nei dialoghi, sia negli ambienti. Circondato da oggetti quotidiani, il ready made svela la sua natura aliena e perturbante

 

Tra le curiosità segnalo che il film ha convinto in sostanza tutta la critica.

Tra quelle italiane singolare la recensione negativa, più uno sfogo, di Hal cinema.

 

NELLA SOCIETA' DEL SESSO
di Marco Spagnoli

Neil Labute, autore del disgustoso Nella società degli uomini torna ad "ammannirci" una filosofia erotico-sessuale di seconda mano, sulla scorta delle storie di Woody Allen e di Bergman. Nonostante il promettente cast di attori, Amici e vicini è una pellicola noiosissima, dove per quasi un'ora e quaranta ci vengono presentate storie pruriginose e problematiche sessuali di bassa lega con una visione del rapporto uomo donna totalmente fallocratico, fallocentrico e fallito.

Se ci eravamo profondamente schifati del precedente film di questo spiacevole regista americano, con questa pellicola incominciamo a temere che le sue condizioni mentali siano peggiorate sensibilmente. Una cosa è la rilettura della storia dell'umanità attraverso la fede, la storia, la politica, la magia e perfino i complotti alieni. Un'altra è considerare il mondo come un'unica massa di uomini e di donne impegnata in ogni fattispecie di avventura erotica, violenta, inappagante, insoddisfacente e vagamente maniacale, dove la panacea viene rappresentata dalla violenza nei maschi e dall'omosessualità per le donne.

Bolsi e annoiati, tra un'eiaculazione precoce e un'altra, tra pranzi conditi da storielle senza senso si agitano i personaggi di un'umanità squallida e violenta di una città qualsiasi degli Stati Uniti. Con Jason Patric che si autocompiace della sua recitazione incomprensibilmente forzata, al film viene imposto un ritmo posticcio da una storia senza midollo, dove si analizza in maniera errata e capitalista la sessualità maschile e femminile vista sul piano dei rapporti umani, condita da debolezze, tradimenti e retorica da talk show, con l'assenza totale di un qualsiasi richiamo etico o semplicemente legato alla sensibilità. Un mondo funestato da abitanti frustrati, complessati, arroganti parolieri, che sproloquiano su tutto senza dire nulla. Un film che lancia il messaggio che tutto fa schifo e che solo la violenza sul piano del sesso è funzionale e appagante. Con maschi grassi e stupidi che parlano in ufficio della bravura della propria moglie biascicando sandwich di pollo plastificati. Una pellicola mediocre, con attori costretti a raccontare una storia piena di parole, frasi e situazioni sconnesse, e che sembra durare un'eternità. Un film brutto dove l'estetica e l'etica borghese americane si autocelebrano in una sorta di combustione di tutti i valori di stampo falsamente nichilista. Amici e vicini è un film fasullo, irritante e sconclusionato, dove lo squallore morale, umano e civile regnano sovrani in una società allo sbando che sa solo trattare argomenti da bar di infima categoria.

Riferimenti in rete:

http://www.iann.it/film/F_C_Critiche.asp?FILM=1479#62

http://www.etabeta.it/cinemah/neardark/index.php3?tit=Amici+e+vicini+-+Your+friends+and+neighbors&anno=1998&j=1

http://www.etabeta.it/cinemah/neardark/index.php3?tit=Amici+e+vicini+-+Your+friends+and+neighbors&anno=1998

http://www.dallasobserver.com/1998/082098/film1.html

http://www.cinema.it/3prvis/amicievicini.htm

http://dailybeacon.utk.edu/issues/v79/n11/friendneigh.11a.html

http://www.mix.it/tempimoderni/

http://www.canoe.ca/JamMoviesReviewsXYZ/yourfriends_neighbrs_braun.html

http://www.pyramid.net/natesmovies/yourfriends.htm

http://www.screenit.com/movies/1998/your_friends_and_neighbors.html

http://www.sfgate.com/cgi-bin/article.cgi?file=/chronicle/archive/1998/08/21/DD55657.DTL

http://www.sfgate.com/cgi-bin/article.cgi?file=/examiner/archive/1998/08/21/WEEKEND15614.dtl

http://www.boxoff.com/cgi/getreview.pl?where=Name&filename=All&terms=YOUR+FRIENDS+AND+NEIGHBOR

http://members.aol.com/ChadPolenz/yourfriendsandneighbors.html

http://www.oregonlive.com/ent/movies/9808/mv980821_neighbors.html

 

 

Biografia di Neil Labute (dal catologo di Taormina arte 1997)

Nato a Detroit il 19 marzo 1963, studia alla Brigham Young University, alla Kansas University e alla New York University, dove si diploma in scrittura drammatica. Grazie a una borsa di studio continua la sua formazione al Royal Court Theatre di Londra, per completarla poi al Playwright Lab del Sundance Institute. Firma numerose pièces teatrali, rappresentate sia negli Stati Uniti che all'estero: tra queste, Filthy Talk For Troubled Times, Lepers, Bash, A gaggle of Saints, Rounds, Sanguinarians & Sycophants, Ravages, oltre agli adattamenti di Dracula e Woyzeck.

Filmografia:

In the company of men (In compagnia degli uomini) 1997

Your friends and neighbors (Amici e vicini) 1998