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Arizona dream
Anno: 1992
Regista: Emir Kusturica;
Autore Recensione: Federica Arnolfo
Provenienza: Francia; USA;
Data inserimento nel database: 09-06-1998


Il film si apre tra i ghiacci dell'Alaska. Una muta di cani trascina una slitta con sopra un uomo. I ghiacci si spezzano, i cani rischiano di affogare, l'uomo si getta in acqua per salvarli ma poi rischia di morire assiderato. Verra' a sua volta salvato dai cani, che lo trascineranno al suo igloo.
Il cane, bianco, leva il muso al cielo, e annusa l'aria fredda: un primo piano che e' un sogno, che e' l'inquadratura piu' bella del film, le luci in sala si sono spente da neanche dieci minuti ed ho gia' i lacrimoni che mi scendono sulle guance...
Axel (Johnny Depp) e' in barca, lavora presso il Dipartimento per la Caccia e la Pesca di New York, il sogno e' il suo, anche se e' diventato il nostro. Ha lasciato da qualche anno l'Arizona, dove ha perso i genitori in un incidente stradale, ma ci sta tornando, perche' suo zio sta per sposarsi, e vuole offrirgli un lavoro presso il suo autosalone. Qui ci lavora anche Paul (uno strepitoso Vincent Gallo). Axel non vorrebbe restare in Arizona, ma poi incontra una donna matura, Elaine Stalker (Faye Dunaway) per la quale perde la testa, e resta.
Ma e' una storia complicata, perche' Elaine ha una figliastra, Grace (Lily Taylor), alla quale e' legata da un rapporto di amore-odio-competizione che tocca punte elevatissime.
Axel vive cosi' barcamenandosi tra i suoi sogni, queste due complicate donne, il suo amico Paul, suo zio, e i suoi ricordi.

Visionario, bellissimo, accusa qualche lungaggine di troppo ma si impone con la forza delle immagini importanti che manca per esempio ad un Greenaway. In questo film tutto ha un significato, dal pesce alle cose che volano, dall'Alaska al cane alla morte passando per la scena, che da sola vale il prezzo del biglietto, di Vincent Gallo che imita Cary Grant che sfugge all'aeroplano in "Intrigo Internazionale".
Ma tutti recitano in modo straordinario in questo film. Incredibile, anzi credibilissima nel ruolo che le e' affidato, Lili Taylor: nevrotica, antipatica, indifesa, dolcissima, insopportabile, riesce ad essere tutto questo contemporaneamente. Bellissima Faye Dunaway, in questa non falice parte di una quarantenne che gioca a fare la ventenne ma non puo', perche' una ventenne ce l'ha costantemente davanti, e non e' non riesce ad ingannare se' stessa, figuriamoci gli altri. Sorprendente Jerry Lewis, in un ruolo decisamente drammatico e difficile. Ho stentato a riconoscerlo, il nipote picchiatello, in questo gentiluomo americano sul viale del tramonto. Tanto poco mi era piaciuto "Underground" quanto tanto mi ha lasciato dentro questo "Arizona Dream". Che non finisce, scolora come scolorano i ricordi.
Stanotte ho sognato di essere un pesce argentato che volava sopra la citta'.